Una potatura a dir poco esagerata! E’ quella eseguita su un “povero” albero cresciuto spontaneamente in una piccola aiuola dinanzi all’ingresso delle Poste di Venafro di piazza D’Acquisto e che era oltremodo gradito a dirigente ed impiegati dell’ufficio, ma prima ancora agli utenti venafrani delle Poste per il verde che proponeva e soprattutto per l’ombra che garantiva a quanti erano in attesa di accedere agli sportelli. Ebbene di tale prodotto della natura, l’albero appunto, è rimasto decisamente poco all’indomani della potatura a cui è andato soggetto. Si è tagliato e portato via tantissimo dell’albero in questione, lasciando praticamente ben poco. A potatura ultimata, sono rimasti infatti il tronco e spezzoni di rami, mentre è stato tagliato tutto il resto! Spariti rami e fogliame, è conseguentemente sparita l’ombra naturale che l’albero distribuiva tutt’intorno con grosso disappunto soprattutto degli utenti venafrani delle Poste, costretti adesso a restare al sole mentre attendono il turno per accedere agli sportelli. “Ma chi ha eseguito siffatta potatura -si chiedevano l’altro giorno utenti accaldati sotto il sole- che ci ha privato dell’ombra tanto ben accetta e salutare ? Certe volte accadono situazioni stranissime ed inspiegabili, come questa incredibile potatura !”. Ed intanto gli assolati ed accaldati utenti andavano alla ricerca di un po’ d’ombra, riparando sotto la pensilina dell’ufficio o altrove, visto che l’ombra naturale di una volta era solo un ricordo. Tonino Atella