Per la maggior parte di loro, la vaccinazione era solo un lontanissimo ricordo. Oggi gli anziani sono l’anello più debole della catena e il prezzo che hanno pagato le persone più avanti con gli anni è stato caro e dolorosissimo. L’età media delle persone decedute da Covid in Molise supera gli 80 anni.
Nel giorno dell’Epifania, il dono più atteso è arrivato e in tre case di riposo della regione sono stati vaccinati oltre duecento ospiti. Le tre strutture scelte per cominciare a somministrare le dosi sono la Casa Pistilli a Campobasso, la residenza dei saggi a Monteroduni e l’istituto Villa Santa Maria di Montenero di Bisaccia.
Le immagini si riferiscono alla struttura di via delle Frasche nel capoluogo. Medici e infermieri hanno vaccinato 74 ospiti delle residenza. Una giornata importantissima e simbolica, non solo per chi il vaccino lo ha ricevuto, ma anche per chi lo ha somministrato proprio alle persone della fascia più debole aggredita dal Coronavirus.
Di buon mattino anche alla Residenza dei Saggi le 48 dosi di vaccino sono arrivate in un furgone scortato. Destinate agli ospiti e agli operatori. 96 le persone vaccinate a Villa Santa Maria di Montenero di Bisaccia. Per cui con quelle di oggi, circa 600, tra quelle delle Rsa e gli ospedali il Molise supera quota millequattrocento vaccinazioni effettuate, delle quasi tremila dosi ricevute e si riallinea ad altre regioni italiane, dopo le polemiche dei giorni scorsi, con una quota di vaccini effettuati attorno al 30 per cento.
Superato anche lo scoglio delle siringhe non idonee. Lo stesso Toma ha avuto un chiarimento con Arcuri e il problema è stato risolto. Così come superato è stato il problema delle squadre che devono somministrare il vaccino sul territorio, organizzate a livello locale.
Coronavirus, in Molise superate le 1.400 vaccinazioni. E’ il turno delle case di riposo
