L’ultimo saluto per l’improvvisa scomparsa di Teresa D’Elisa. L’ex sindaco di Trivento, nonché professore Tullio Farina, ha così voluto ricordare Teresa, docente 50enne dell’Istituo scolastico “Petrone” di Campobasso, e dare parole di conforto ai familiari. “Ieri sera con indicibile dolore ho appreso la morte di Teresa D’Elisa, una morte assurda nella sostanza e nella forma, ma drammaticamente vera, che ha sconvolto tutti coloro che la conoscevano ed apprezzavano le sue mirabili virtù di donna e di docente. Ho conosciuto Teresa fin da piccola, l’ho vista crescere e diventare grande perché era la figlia di Pasquale D’Elisa mio amico, compagno di tante battaglie politiche e mio ex dirigente scolastico. I ricordi che ho ed avrò di lei saranno sempre vivi perché è stata una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti. Sempre affabile, sorridente, buona generosa disponibile con tutti, sapeva infondere fiducia e speranza in tutti. Grandi sono stati il suo interesse e l’amore per la cultura che l’hanno fatta diventare docente della scuola primaria dotata di grande professionalità e competenza, doti queste indispensabili per una scuola che getta le basi per gli studi successivi senza le quali non si va da nessuna parte. Il suo continuo aggiornarsi, lo stare al passo con le metodologie didattiche in continue evoluzioni erano i segni tangibili del suo amore per la scuola, ma soprattutto per i suoi alunni che seguiva sempre con particolare attenzione. Ma il suo interesse culturale non era circoscritto solo all’ambito scolastico, ma spaziava a 360 gradi perché era interessata ed informata su tutte le altre problematiche non solo del campo culturale ma anche sociale. Aveva il rispetto di tutti perché per prima rispettava tutti, avendo avuto dai suoi genitori, Pasquale ed Elisa quei buoni insegnamenti ed esempi che a posto a fondamento della sua vita quotidiana. Era un piacere conversare e discutere con lei perché sempre disponibile al dialogo, ad ascoltare e a confrontarsi. Era difficile non volerle bene con la sua bontà e soprattutto con la sua umiltà, perché mai altezzosa o saccente. Ha saputo dare sostanza a tutti i ruoli che la vita assegna a tutti noi; è stata figlia ideale, soprattutto con il padre aveva un rapporto particolare, certificato dal suo interesse e amore per la scuola, è stata moglie esemplare per il marito Giorgio che in lei aveva trovato il suo punto di riferimento, ossia il termine fisso di ogni consiglio, è stata amica sincera e affettuosa con tutti, è stata docente preziosa e competente per le altre colleghe che oggi sentiranno più che la sua mancanza. Certamente non meritava un destino così crudele, ma tale forza oscura il più delle volte si prende gioco delle persone più buone e nulla possiamo fare se non invocare la fede e la rassegnazione cristiana con la speranza che ciò che viene tolto oggi venga restituito domani nel regno dei buoni e dei giusti. Ma se oggi il destino ci priva di Teresa non potrà mai privarci del suo ricordo, di tutto quello che ci lascia in eredità come insegnamento di vita, perché tutto il suo percorso umano, anche se non completato, resterà perennemente scolpito nella nostra mente e nei nostri cuori. Sentite condoglianza a Pasquale, Elisa, al marito Giorgio, ai fratelli Ernesto e Valeria e ai familiari tutti. Buon viaggio e addio, indimenticabile Teresa”.