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domenica, Dicembre 22, 2024

Ospedale Agnone, Di Giacomo: sto con Don Martino, gli altri hanno fatto solo propaganda

QDOspedale Agnone, Di Giacomo: sto con Don Martino, gli altri hanno fatto solo propaganda

L’ospedale di Agnone? Solo don Martino ha lottato davvero per salvarlo, gli altri lo hanno usato solo per fare propaganda politica. Questo, in estrema sintesi, il parere dell’ex senatore Ulisse Di Giacomo, sulle vicende che in questi ultimi anni hanno interessato il Caracciolo. “Questa vicenda – ha detto il coordinatore del Pdl – ha degli aspetti paradossali che dovrebbero far riflettere. Il nosocomio, sempre difeso con vigore  e coraggio dall’ottima Amministrazione guidata da Mino de Vita, è stato preso a pretesto per una mistificazione dei fatti portata avanti dal centro-sinistra locale e regionale unicamente per ragioni politiche. Chi non ricorda le manifestazioni di piazza inscenate settimanalmente da chi mirava a destabilizzare Sindaco e maggioranza  per prenderne il posto? Chi non ricorda i personaggi alla testa dei cortei, divenuti successivamente Sindaco, Vice-Sindaco e Assessore? Tutti al grido di “tanto peggio tanto meglio”, con l’unico obiettivo di abbattere gli avversari politici  fregandosene del destino che di lì a poco avrebbe avuto il Caracciolo. Una sola persona sfilava davvero a difesa dell’Ospedale e dell’ Alto Molise: don Martino, il responsabile della Pastorale Diocesiana di Trivento. Era sempre presente, anche nei convegni organizzati negli altri  Comuni altomolisani,  con la sua competenza e il suo amore verso i cittadini, le vere vittime dell’attentato contro la sopravvivenza dell’Ospedale. E’ passato tanto di quel tempo, e nel frattempo il Caracciolo è stato depredato e spogliato dai Commissari, nell’ assoluto e colpevole silenzio dei nuovi amministratori comunali. Non si vedono più manifestazioni di piazza, salvo qualche ricorso al Tar. Non più appelli alle Autorità locali e al Presidente della Repubblica da parte dei cittadini, oramai disillusi e forse anche pentiti di quello che hanno dovuto subire da coloro che ritenevano i loro salvatori. Nulla più, neanche un fischio al Commissario Basso che con il suo Piano Sanitario ha decretato il “de profundis“ del Caracciolo. C’è una sola persona che ancora combatte e non accetta di arrendersi di fronte a questo scempio: don Martino, l’amico dei cittadini alto molisani. E io, in questa squallida vicenda, – conclude Di Giacomo – sto con don Martino”.

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