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domenica, Dicembre 22, 2024

Covid, il Prc chiede la chiusura delle attività produttive del basso Molise, esclusi i servizi essenziali

EvidenzaCovid, il Prc chiede la chiusura delle attività produttive del basso Molise, esclusi i servizi essenziali

Il Prc esprime forte preoccupazione per l’aumento dei contagi, soprattutto in basso Molise e chiede interventi urgenti da mettere in campo. “Nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera aperta, tramite pec al Prefetto di Campobasso, nonché Commissario di Governo della Regione Molise, affinché, in base ai propri poteri, emanasse una direttiva urgente di chiusura immediata di tutte le attività produttive non essenziali almeno fino al 31 marzo data di scadenza della cig sia ordinaria che in deroga per covid – si legge in una nota – Reiteriamo l’invito alla chiusura di tutte le attività produttive in quanto la situazione in basso Molise va peggiorando ora dopo ora. Abbiamo accertato che nella zona rossa del Basso Molise, purtroppo, sono stati contagiati in modo gravissimo giovanissimi da parte di genitori (asintomatici) che hanno contratto il contagio di SARS-Cov. 2 all’interno dello stabilimento FCA  di Termoli. Uno dei maggiori veicoli di diffusione del Covid-19 è dovuto agli spostamenti giornalieri di migliaia di persone che ogni giorno devono raggiungere i luoghi di lavoro nella Zona industriale di Termoli e nel confinante nucleo industriale di Atessa – ha sottolineato il Prc –  La chiusura delle attività produttive, ora, è ancora più necessaria a causa dell’evidente emergenza sanitaria in cui versano gli  ospedali molisani al collasso. Il Partito della Rifondazione Comunista, chiede che oltre alla chiusura delle attività produttive, si agisca urgentemente anche alla requisizione dei posti letto assegnati alle strutture sanitarie private accreditate e il potenziamento sostanziale degli USCA (unità speciali di continuità assistenziali) sul territorio che sicuramente sarebbero decisivi per salvare tante vite umane, dare la possibilità di cura ai tanti cittadini che hanno contratto il virus di essere curati a casa con interventi del personale medico e infermieristica. Così facendo si salverebbero vite tante vite umane e non si intaserebbero gli ospedali”, conclude il Prc.

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