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domenica, Dicembre 22, 2024

Formichelli e Fantozzi chiedono la revoca dell’assessore Chiacchiari: “Basta con l’alibi dell’errore tecnico! Da che parte è il Sindaco?”

AttualitàFormichelli e Fantozzi chiedono la revoca dell'assessore Chiacchiari: "Basta con l'alibi dell'errore tecnico! Da che parte è il Sindaco?"

Nuovo intervento dei consiglieri d’opposizione, Fantozzi e Formichelli, sulla vicenda dell’appalto ”fantasma”:

“Grazie all’attenzione ed alla solerzia di noi consiglieri Comunali che in silenzio continuiamo nel nostro dovere di sentinelle a tutela della città, è emersa l’ennesima magagna di quest’amministrazione che, fin da subito, si è connotata per l’ incapacità e, soprattutto, per il disinteresse del bene Comune.

Per operare in questo modo l’attuale amministrazione ha, a poco a poco, esautorato  il Consiglio Comunale e consegnato la città agli assessori ed all’ Ufficio Tecnico.

E così, l’appalto per lo smaltimento dei rifiuti che, quest’anno, doveva prevedere anche l’aspetto dell’igiene della città, la tutela del territorio e dell’ambiente, sviluppo sostenibile, le premialità per i cittadini, non è stato neanche portato in Consiglio Comunale.

Ma si sa, quest’amministrazione non ha mai capito che i Consiglieri danno voce alla gente ed è loro dovere tutelare ed assicurare che le istanze dei cittadini vengano rispettate.

Quest’amministrazione, invece, ritiene che la Giunta detenga il potere assoluto e quando gli assessori sono incapaci è ovvio che la città precipiti nel baratro.

E’ nostro dovere denunciare all’opinione pubblica cosa avviene per gli appalti nel Comune di Isernia.

Da quando si è insidiata quest’amministrazione sono stati fatti solo due appalti. Il primo, relativo alle soste a pagamento e il secondo per lo smaltimento dei rifiuti.

Sul primo inutile commentare, se non ricordare chi era l’assessore competente, ossia Domenico Chiacchiari.

Il secondo, quello sui rifiuti,  vede ancora come assessore competente Domenico Chiacchiari.

Per entrambi, poi pare ci siano stati “errori tecnici”, “distrazioni” da parte dell’Ufficio Tecnico.

Ricordiamo poi ai cittadini che tutti gli altri appalti effettuati dal Comune di Isernia sono stati “sotto soglia”, ossia ad “affidamento diretto” senza pubblica gara.

Bene il risultato è sotto gli occhi dei cittadini!

L’assessore competente ha dato un nuovo volto alla città con opere di dubbio gusto, per non parlare dei lavori della Villa Comunale, chiusa per otto mesi, per rifare il laghetto e restare con i vialetti rotti, o delle pezze di asfalto messe su Corso Garibaldi a Natale 2019 ed ancora rimaste così!

Quanto ci è costato?

Bene, nessuno lo sa! Da tempo, proprio per porre fine a questi appalti sotto soglia con i quali si sta consolidando l’elettorato di qualcuno a danno della città, è stato chiesto ufficialmente di avere l’elenco dei professionisti e delle ditte accreditati ma , a distanza di mesi, non è ancora pervenuta risposta. Omissione di atti di Uficio ma soprattutto l’evidenza che di chiaro e trasparente in quest’amministrazione non vi è nulla!

E così, quando l’amministrazione è costretta a fare Bandi Pubblici, ci ritroviamo con la Procura addosso o, nel migliore dei casi, a dover anullare i Bandi con costi aggiunti per i cittadini tutti.

La buona fede ha un limite e noi crediamo che questo limite sia stato superato.

A questo punto, non chiediamo più ma urliamo con forza: “Dov’è il Sindaco”?

Il Sindaco sceglie gli assessori e con essi vi è un rapporto fiduciario, tant’è che ha revocato un assessore proprio perchè è venuto meno il rapporto di fiducia.

Oggi il Sindaco ha la certezza e non più il sospetto, di come tutti gli assessori e non solo Chiacchiari non stiano operando nell’interesse della città.

E, a conferma di come tutti siano convinti nel potere assoluto della giunta, noi consiglieri abbiamo appreso dai giornali che è stato aprovato un nuovo regolamento e un nuovo tariffario per il SUAP. Ancora un grave gesto con cui è stato esautorato il Consiglio Comunale, annullate le Commissioni ma dopotutto il costo dei diritti istruttori ed il regolamento Suap a Isernia è gestione privatistica.

I cittadini sono ancora in attesa della piscina, per ora pagheranno solo i progettisti per i lavori fatti per appalti non andati a buon fine. Anche qui incapacità o errore tecnico?

Per l’attività degli altri assessori, connotata da incapacità si rimanda ad una mozione già presentata un anno fa e mai portata in Consiglio perchè, a parere di qualcuno, non legittima.

Il solito bavaglio della legalità e della forma che caso strano viene utilizzato per far tacere i consiglieri ma mai per sedare la brama di potere degli assessori.

Come può ora il Sindaco continuare a riporre la sua fiducia in questi assessori? Come può consentire che i Suoi assessori distruggano Isernia utilizzando il Suo nome? Perchè sarà la Giunta D’Apollonio ad essere ricordata e non i nomi dei singoli assessori!

Abbiamo già chiesto al Sindaco di revocare gli incarichi conferiti su base fiduciaria al Segretario, al Dirigente dell’Ufficio Tecnico ed agli Assessori, abbiamo fatto questo non per fini politici ma perchè pretendiamo che il Sindaco eserciti il Suo potere ed adempia al Suo dovere di tutelare la città!

Non c’è più tempo e non ci sono più scuse, l’errore tecnico e la buona fede non sono più utilizzabili.

Dimostri oggi il Sindaco che è davvero al di sopra delle logiche politiche alle quali ha sempre detto di non appartenere. Dimostri il Sindaco che l’interesse della Città, la Buona amministrazione, sono i suoi veri valori che non possono essere svenduti per un voto in Consiglio.

Non chiediamo le dimissioni del Sindaco, gesto vigliacco, che lascerebbe la città in balia di un Commissiario e di Dirigenti Tecnici incapaci, chiediamo un atto di dignità che salvaguarderebbe la città ed anche e, soprattutto, il suo nome.

Che il Sindaco ci liberi da questa mala gestio perpetrata dai suoi fiduciari!

Se il Sindaco non farà questo significa che non è vero che il suo interesse prevalente è quello della città e, soprattutto, se quando viene a sapere di appalti “anomali”  non prende  provvedimenti è evidente che, alla fine, ne condivide contenuto e procedura.

L’onestà e la rettitudine non sono valori ambigui nè interpretabili, il Sindaco se ne fa paladino ed è quindi ora che li difenda per il bene di tutti!”.

 

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