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martedì, Dicembre 24, 2024

Nuovi guai giudiziari per Torzi: disposto l’arresto per l’inchiesta sul Gruppo Tag Comunicazioni

EvidenzaNuovi guai giudiziari per Torzi: disposto l'arresto per l'inchiesta sul Gruppo Tag Comunicazioni

Ancora guai per Gianluigi Torzi, il broker molisano finito al centro della vicenda legata all’acquisto del famoso palazzo di Londra nel quale mediò l’affare con lo Stato Vaticano.
Stavolta la tegola sulla testa gli è arrivata dall’altra sponda del Tevere, e riguarda l’inchiesta della procura capitolina sul gruppo Tag Comunicazioni.
Torzi, ha scritto il Gip di Roma Corrado Cappiello nell’ordinanza di con la quale ne ha disposto l’arresto, è gravato da precedenti di polizia per abusiva attività finanziaria, truffa, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, è indagato anche per fatti di bancarotta fraudolenta.
Con il faccendiere, il giudice ha disposto misure per altre tre persone.
La misura in carcere, secondo il giudice per le indagini preliminari, è assolutamente necessaria per Torzi stante la palese inadeguatezza di altre più gradate: in particolare, aggiunge Cappiello nell’ordinanza, appare evidente che l’indagato, anche in caso di arresti domiciliari, possa perpetrare altre analoghe condotte delittuose, seguendo i medesimi schemi oramai collaudati e continuando a servirsi di prestanomi e di professionisti anche per inquinare l’attività di ricerca delle prove.
Il giudice ritiene comunque allarmante “la rapidità di reinvestimento in Italia degli ingenti proventi illeciti delle condotte perpetrate da Torzi ai danni della Segreteria di Stato Vaticana, circa 15 milioni di euro”. Secondo il gip Cappiello vista la “protrazione nel tempo delle diverse condotte” si ritiene “che i gravi reati in contestazione non siano il frutto di circostanze occasionali o sporadiche, ma di una vera e propria strategia economica tesa a frodare il Fisco attraverso collegamenti societari, schermi giuridici e specifiche collaborazioni professionali”.  L’ordinanza a carico di Torzi, che risiede a Londra, dovrà essere eseguita per rogatoria internazionale.

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