Lettera al ministro Speranza di Candido Paglione, presidente della sezione comuni montani del Molise. Paglione scrive che la necessità di rafforzare la medicina territoriale è sempre stata al centro dell’azione di Uncem e per questo occorre aprire un tavolo di lavoro tra l’associazione, il ministero e l’Asrem. Servono medici di base e pediatri di base anche nei Comuni montani, nelle aree interne e rurali, dove sono sempre meno e dove manca il personale. È necessario potenziare il soccorso in emergenza e la rete delle residenze per anziani deve essere rafforzata, ripensata. Anche le “case della salute”, le “case della comunità” previste dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza sono una risposta alle esigenze della popolazione che vive nei territori. Sugli ospedali “di territorio” – continua Paglione – occorre ridefinire un percorso che riattivi servizi che erano stati chiusi in base a parametri che la pandemia ha mostrato poco attuali e lungimiranti. La crisi sanitaria lo ha mostrato. Nei giorni scorsi abbiamo partecipato ad Agnone, sottolinea Paglione, a una manifestazione pubblica, con moltissimi Sindaci e Cittadini che chiedono un’azione forte per ridare piena efficienza a quel nosocomio in un territorio complesso. L’ospedale di Agnone, come molti altri negli Appennini e sulle Alpi, è stato svuotato di troppi reparti, servizi e personale, medico e paramedico. Questo è il momento giusto per ricostruire una piena funzione di quel presidio, modello per molti altri nel Paese e punto di riferimento per il diritto alla salute di un’area montana vasta situata al confine tra le regioni Molise e Abruzzo. Per questo, ad Agnone va riconosciuto il ruolo di Ospedale di Area Disagiata, così come espressamente previsto dal “Decreto Balduzzi”. Siamo pronti come Uncem – chiude Paglione – a lavorare insieme. La medicina territoriale e di prossimità, ad Agnone e in montagna, nei piccoli Comuni, è vettore di crescita, resistenza, impegno, residenza e lavoro.