La Lega Pro si prepara a vivere la nuova stagione, un campionato che, si auspica, possa prevedere un graduale ritorno alla normalità. Il problema principale riguarda la capienza degli stadi. Lo stesso presidente Ghirelli si è soffermato sulla questione: “Senza la riapertura degli stadi non potremo andare avanti”, queste le parole del numero 1 del calcio di terza serie. Oggettivamente il problema esiste, e nel pieno rispetto dell’evoluzione epidemiologica, c’è bisogno che il Governo definisca un piano di riapertura degli stadi. Un tema riportato anche nei piani alti della FIGC e ed al sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali. Le società di terze serie, dopo un anno di totale chiusura del botteghino, hanno bisogno di maggiori certezze per affrontare la nuova stagione, a partire dalla campagna abbonamenti che ovviamente risente delle attuali restrizioni.
Ricordiamo che al momento gli impianti possono ospitare il 25% della capienza, un numero troppo esiguo se consideriamo la campagna vaccinale e i recenti eventi pubblici a cui abbiamo assistito. A partire dalle gare degli Europei, in tutta Europa, oggettivamente non vediamo grosse difficoltà ad esempio nel vedere a Selvapiana circa 4000 persone all’aperto. Nel rispetto del green pass e di tutte le procedure per l’ingresso, questo sicuramente, ma di certo oggi le società hanno bisogno più che mai di un sostegno dal botteghino che manca da troppo tempo. Dopo i rilevanti sacrifici di un anno e mezzo senza introiti dagli spettatori, con sponsorizzazioni ridotte e costi incrementati per le verifiche sanitarie, i club della Lega Pro hanno bisogno di riavere alcune certezze per ripartire. La campagna abbonamenti per un club, oltre ad essere un canale di contatto con il territorio e la tifoseria, è la benzina di partenza per avviare un bilancio delle spese. In tale ottica l’auspicio è che ci possano essere delle novità a stretto giro per ampliare la capienza e permettere alle società di respirare dopo i tanti sacrifici fatti.