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sabato, Settembre 21, 2024

Comunità Montane in agonia, la denuncia di Albino Iacovone

Idee e opinioniComunità Montane in agonia, la denuncia di Albino Iacovone

La Regione Molise ha soppresso, dopo averle ridotte ad enti inutili, le Comunità Montane che, pure per la Costituzione e la legge istitutiva, erano destinate a svolgere una giusta funzione di riequilibrio e di compensazione per le zone disagiate della montagna onde contenere il fenomeno dello spopolamento divenuto, ora, come una valanga umana verso la valle.

Dal 2008 la Regione ha dato il via a proroghe e contro proroghe, commissari straordinari,amministratori straordinari, commissari liquidatori, spese e solo spese, senza un servizio concreto per le popolazioni interessate.

Da anni questi Enti locali di secondo livello sono divenuti carrozzoni.

Ed ecco cosa è accaduto di recente.

Il Consiglio regionale, con la legge n. 2/2013 entrata in vigore il 2 gennaio 2013, ha provveduto a prorogare le funzioni degli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo di enti, istituti, aziende dipendenti dalla Regione e degli organi ed organismi comunque regolati da legge regionale fino al 30 aprile 2013, nel duplice comprensibile intento di evitare che nel periodo elettorale di febbraio 2013 si facessero nomine suscettibili di influenzare il voto, e di mettere i nuovi amministratori regionali in condizione di provvedere, essi, per il periodo successivo con decorrenza  dal  1° maggio 2013.

Ebbene, il dr. Angelo Michele Iorio Presidente della Giunta regionale p.t. , e cioè quella stessa persona che ha firmato e promulgato la legge, e quando questa era già entrata in vigore, ha ugualmente firmato in data 4 gennaio 2013 il decreto n. 1/13 con il dispositivo: A) di nomina dei Commissari delle Comunità (laddove,   a mio parere, quelli in carica al    31 dicembre 2012 avrebbero dovuto permanervi di diritto fino al 30 aprile 2013), e B) per il periodo fino esteso fino al 31 dicembre 2013 (laddove, sempre a mio parere, il periodo dal 1° maggio in poi sarebbe dovuto rientrare nella competenza dei nuovi amministratori regionali, gli attuali che poi sono stati eletti a febbraio).

Inoltre, nel caso della Comunità Montana “Alto Molise” di Agnone, ha nominato Liquidatore il dr. Errico Borrelli, Sindaco di Belmonte del Sannio, e, salvo errore, coordinatore locale del PDL e presentatore, sulla piazza di quel Comune, dello stesso Iorio e della sua  lista di candidati alle elezioni regionali del 2011, secondo le notizie di stampa dell’epoca.

Inoltre, ancora, Iorio non sembra aver tenuto conto del fatto che il Borrelli, in quanto Sindaco, versava e versa in condizione di incompatibilità con la carica di Liquidatore (come è dato  leggere nell’art.2 della L. R. n.16/2002).

Inoltre, ancora, Iorio non mi risulta che  abbia provveduto alla verifica del possesso dei requisiti (prescritta dall’ art.4 della L. R. n. 16/2002, come condizione di efficacia della nomina, che pertanto a mio avviso è inefficace), e addirittura non ha provveduto neppure alla constatazione che la causa di incompatibilità, costituita  dalla suddetta carica  di Sindaco, non è  stata rimossa entro dieci giorni dalla nomina (con l’effetto che, per come è scritto nell’art.2 della citata legge ” l’atto di nomina  …  diviene nullo .. “, e, stando  all’accettazione del 21 gennaio 2013, sarebbe da considerare divenuto nullo con decorrenza dal 1° febbraio 2013).

Ora riepilogando, rispettosamente e sempre a mio avviso, risulterebbero violati la L.R. n.2/2013 circa le proroghe di diritto e a tempo limitato al 30/04/13, e quella n.16/2002 circa le incompatibilità e la inefficacia e la sopravvenuta nullità della nomina, nonché il principio per cui in periodo elettorale ci si dovrebbe astenere da atti a contenuto economico diretto e derivante.

Intanto il dr. Borrelli, per quanto mi è dato conoscere, continua a trattenersi in carica come Sindaco e come Liquidatore, e a dare luogo, in questa seconda carica, a spese (vedasi quella per una consulenza) che, a mio avviso, non sembrano riconducibili entro i limiti che reggono la materia, come le delibere di Giunta regionale n.134 e 135/2013.

Per quanto riguarda la politica hanno già provveduto i cittadini eleggendo i nuovi amministratori regionali, destinatari della presente lettera aperta.

Per il resto ora tocca al nuovo Presidente Regionale Arch. Paolo di Laura Frattura provvedere, in autotutela in considerazione della prospettata illegittimità, alla revoca degli atti e a quanto consequenziale per mettere parola fine all’ agonia di questi Enti Montani, intervenendo immediatamente con :

  1. Accelerazione dell’ iter di estinzione e liquidazione ;
  2. Ricollocazione del personale dipendente;
  3. Revoca immediata delle nomine dei Commissari, disposte con Decreto n.1/2013, con riproposizione a Commissari liquidatori  di solo Dirigenti Regionali in servizio, senza alcun compenso aggiuntivo e con attribuzione del rimborso spese di viaggio per raggiungere le sedi dei vari Enti Montani ( così facendo ci sarebbe un primo risparmio di euro 18.000 al mese corrispondente al compenso mensile di euro 1.800,oo (stabilito con DPGR n.257 del 16/9/2011), per ognuno dei 10 – dieci- Commissari liquidatori nominati).

 

A nome mio e dei concittadini rivendico il diritto alla legalità.

Sono fiducioso.

Albino Iacovone – Già Sindaco e Consigliere della Comunità Montana “Alto Molise”

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