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giovedì, Novembre 28, 2024

Chiauci, il Sindaco Alessandro Di Lonardo ringrazia e saluta tutti con la sua Relazione di fine mandato

AttualitàChiauci, il Sindaco Alessandro Di Lonardo ringrazia e saluta tutti con la sua Relazione di fine mandato

Come lo stesso Sindaco Alessandro Di Lonardo aveva previsto, nessuna lista è stata presentata al comune di Chiauci per le prossime amministrative del 3 e 4 ottobre. Nessuna competizione elettorale dunque, nessun uomo o donna di buona volontà a volersi prendere carico della comunità chiaucese, che tra pochi giorni con amarezza il Sindaco Di Lonardo dovrà lasciare nelle mani di un commissario.

Nella sua relazione di fine mandato ringrazia, saluta e fa un punto sulla sua gestione amministrativa, svolta con passione e dedizione.

Carissimi cittadini,

con questa relazione, intendo innanzitutto ringraziarvi tutti, per la possibilità che mi avete dato di amministrare il nostro Comune, in qualità di sindaco dal 5 giugno 2016 all’ insediamento della nuova amministrazione previsto per ottobre 2021.

Essermi potuto rendere utile per la popolazione del mio paese natio, mi ha onorato e gratificato

Ringrazio tutti i consiglieri comunali, la Pro Loco per la reciproca collaborazione, e sono felice della ventata di gioventù e rinnovamento al suo interno, per ultimo, e non per grado d’ importanza, il Parroco Don Francesco per quanto ha fatto e riesce a fare in favore della nostra comunità, e per la sua concreta disponibilità, personale ed ecclesiastica.

Ho cercato, di lavorare in favore e nell’esclusivo interesse della nostra gente e di servirla nel rispetto delle leggi, penso di averlo fatto con onestà, sincerità e umiltà.

Dopo una proroga, della quale avrei fatto volentieri a meno, siamo finalmente giunti al termine del mandato amministrativo e vi chiedo di dedicarmi qualche minuto, perché voglio brevemente riassumere questi cinque anni e mezzo con una comunicazione dettagliata su quanto è stato fatto, in che modo e con quali difficoltà.

Quanto riporterò, non vada inteso come rimprovero o critica verso qualcuno, non avendo nulla da nascondere mi sento in dovere di raccontare questo lungo periodo amministrativo, con sincerità, come sono abituato a fare da sempre, in maniera da non lasciare ad improbabili interpretazioni le mie verità.

Sicuramente qualcuno, come sempre accade, avrà da commentare e non accettare di buon grado qualche passaggio del mio scritto, ma la cosa non mi tange più di tanto, poiché sono convinto che le verità non hanno nulla da temere.

Non vi nascondo, l’ho detto più volte apertamente, che oggi giorno ci vuole molto coraggio, sacrificio, senso del dovere e responsabilità immense per svolgere la funzione del Sindaco, mi rendo conto che forse ciò non è ben chiaro a qualcuno, ma vi assicuro che non è un giochetto. Il contesto di questa carica è stato in questi anni molto difficile, direi del tutto particolare.

La crisi Nazionale che ci attanaglia e la discutibile attività amministrativa dei Governi succedutisi, hanno lasciato in eredità agli Enti Locali, pesanti criticità economiche e gestionali. Il taglio dei fondi che lo Stato ci trasferisce oggi rispetto al passato, e la carenza di personale, limitano l’azione politico-amministrativa nel garantire i beni e servizi essenziali alla popolazione.

A ciò va aggiunta l’abnorme burocratizzazione delle norme e i dettami della Corte dei Conti che impongono un vigile controllo della spesa, pena pesanti conseguenze giudiziarie e amministrative, in termini di responsabilità dirette, e guarda caso, proprio in capo al Sindaco.

Più volte durante il mandato, la scelta egoistica dettata da sconforto sarebbe stata quella di abbandonare, oppure molto più semplicemente rimanere in piedi e tirare a campare, ma ciò non rientra nei miei ideali e sentimenti.

La cosa più bella e importante per me, è di poter guardare in faccia le persone e avere l’onestà intellettuale per camminare a testa alta.

Nello svolgere il mio incarico, ho cercato di rispettare le persone e i collaboratori che ho avuto intorno, questo non significa che non possa aver commesso involontariamente qualche errore, anche a causa dell’elevato stress che tale funzione comporta, specie se si è costretti ad operare spesso in solitudine. Chi non fa, sicuramente non sbaglia. Non è giusto sentirsi contestare anche per il proprio modo di essere disponibile nei confronti di tutti a prescindere. Con molta fatica ho cercato di non dare peso alle provocazioni, ho preferito continuare a lavorare in silenzio per il bene comune.

In ogni squadra la lealtà e l’affidabilità contano più di ogni altra cosa. La nostra compagine è stata definita “di scarsa qualità “, ebbene se l’onestà, la giustizia, la trasparenza, la politica del fare, la disponibilità disinteressata e imparziale, e l’oculatezza nella gestione dei fondi pubblici può essere aggettivata in questo modo, sono felice di questa definizione.

Ritengo che la nostra piccola comunità, non abbia bisogno di personalismi e inutili critiche distruttive, ma bensì di risposte concrete alle reali esigenze dei cittadini, con impegno ed azioni costruttive.

Per non farmi mancare niente, ho dovuto affrontare anche la non facile gestione del Coronavirus, praticamente da solo, preoccupandomi personalmente finanche di reperire bombole di ossigeno, cateteri e pannoloni per i soggetti in solitudine, occuparmi in prima persona per le vaccinazioni domiciliari agli anziani e vulnerabili, assicurare la vicinanza morale, psicologica e pratica a coloro che sono stati attinti dal Virus, ( cosa che ho fatto con tutto il cuore ), salvo scontrarmi con l’ipocrisia e l’inciviltà di alcuni soggetti, abituati al non rispetto delle regole, e alla civile convivenza.

Non ho mai illuso né promesso nulla ad alcuno. Sono sempre stato disponibile e sincero con tutti, donando un sorriso con i miei modi, perché io sono così, ho un mio credo e non cambierò mai il mio modo di essere su imposizione di alcuno. Sarebbe stato come tradire la dignità e onorabilità dei miei sessantasei anni e il mio trascorso di vita.

Nessuno può smentirmi quando affermo, che tutti coloro che si sono rivolti al sottoscritto con richieste di aiuto, laddove possibile e nel pieno rispetto delle leggi, sono stati soddisfatti, senza distinzione alcuna.

Io credo che ciò che rende libera una persona è il coraggio di mostrarsi, senza maschere, semplicemente per ciò che si è, correndo il rischio di essere fraintesi, giudicati e criticati, ma non importa, la libertà ha sempre un prezzo da pagare, meglio pagarlo, piuttosto che indossare gli abiti di qualcun altro. Sono certo che ad una certa età appare tutto più chiaro: non si ha bisogno di drammi e legami inutili nella vita. Spesso, alcuni rapporti interpersonali vanno bene fino a quando non smetti di assecondare richieste e pretese assurde.

Lo ripeto ancora, ringrazio tutti, avrei voluto solo lavorare con più serenità.

Inoltre vi ringrazio per avermi concesso la vostra attenzione nel leggere il presente documento.

Per concludere, sulla scorta di quanto ho avuto modo di constatare, auguro sin d’ ora a tutti coloro che spero abbiano ancora l’intenzione ed il coraggio di mettersi in gioco come ho fatto io, di essere più bravi e consegnare alla comunità Chiaucese risultati migliori.”  Alessandro Di Lonardo

 

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