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venerdì, Dicembre 27, 2024

Agnone e la Polizia di Stato celebrano la ricorrenza di San Michele Arcangelo

AgnoneAgnone e la Polizia di Stato celebrano la ricorrenza di San Michele Arcangelo
Ieri mattina, alle ore 11.30, presso la Chiesa “San Michele Arcangelo” sita nella frazione Villacanale del Comune di Agnone, la Polizia di Stato ha reso omaggio al suo Patrono e Protettore San Michele Arcangelo, con una Santa Messa officiata da S.E. Mons. Claudio Palumbo Vescovo della Diocesi di Trivento, coadiuvato dal Cappellano regionale della Polizia di Stato don Francesco Rinaldi.
La cerimonia religiosa si è svolta nella splendida cornice della Chiesa di San Michele Arcangelo alla presenza del Questore di Isernia Luciano Soricelli, del Prefetto Gabriella Faramondi e delle altre autorità civili, politiche e militari della provincia. Il Comune di Agnone e la parrocchia di Villacanale hanno voluto donare alla Questura di Isernia un quadro che ritrae la statua di San Michele Arcangelo posizionata nella chiesa di Villacanale, realizzato dall’artista Ettore Marinelli, della Fonderia Marinelli, in ricordo dell’evento.
Non è mancato un momento di commozione quando una signora di Villacanale, guarita dal covid, ha consegnato un omaggio floreale alla dottoressa Porretta, medico della Polizia di Stato, come segno di ringraziamento a tutti i medici impegnati contro l’emergenza sanitaria.
Al termine, il Questore ha rivolto un saluto e un ringraziamento alle Autorità intervenute e a tutto il personale della Polizia di Stato della Provincia di Isernia per l’impegno e la passione con cui svolge quotidianamente il proprio lavoro: l’attività della Polizia di Stato è come una missione, è “esserci sempre tra la gente”. Tale vicinanza concreta al territorio va coniugata con un’altra importantissima funzione, secondo il Questore, che è quella di ascoltare, in particolare le persone vulnerabili, sottolineando così l’importanza di condividere i valori di legalità, giustizia ed umana fraternità, di cui San Michele Arcangelo è l’emblema. Come ha sottolineato anche Mons. Palumbo durante l’omelia, la scelta del piccolo borgo è segno tangibile di attenzione alla “persona”.
Alla funzione, svoltasi nel rispetto di tutte le misure di contenimento previste dalle attuali diposizioni anti-Covid, hanno partecipato anche il personale della Polizia di Stato, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato ed i familiari delle vittime del dovere e dei caduti in servizio.

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