Nuovi tagli ai servizi delle aree interne del Molise. Dal 13 dicembre 2021 sono stati soppressi gli autobus sostitutivi che percorrevano l’itinerario della tratta ferroviaria Sulmona-Carpinone, privando gli abitanti del territorio alto molisano di un importante collegamento per raggiungere i centri di Isernia e Castel di Sangro.
A rivelarlo Francesco Lombardi, consigliere comunale di San Pietro Avellana e presidente della Riserva della Biosfera MaB UNESCO Alto Molise. «In un periodo storico in cui i piccoli comuni si spopolano e si cercano soluzioni per combattere lo spopolamento, in particolare delle zone interne dell’Appennino molisano, si scopre che altri servizi utili sono stati cancellati, in sordina, nella totale inconsapevolezza della popolazione», sottolinea Francesco Lombardi, che evidenzia il grave disservizio causato dalla Regione Molise, che ha deciso di non finanziare più, all’improvviso, l’attività di mobilità interna garantita dai pullman. Gli autobus, istituiti con la chiusura del servizio di trasporto ordinario dei treni sulla ferrovia Sulmona-Carpinone, che oggi è meta di turismo su rotaie grazie ai viaggi organizzati sulla Transiberiana d’Italia, collegavano fino a qualche giorno fa i comuni di Castel di Sangro, San Pietro Avellana, Vastogirardi, Carovilli, Pescolanciano, Sessano del Molise, Carpinone e Isernia.
Otto corse giornaliere, 4 verso Isernia e 4 verso Castel di Sangro, utili per gli abitanti di una vasta area. Con l’avvento del cambio di orario invernale, l’assessorato ai trasporti del Molise ha sospeso i treni. «È gravissimo quanto sta accadendo nell’indifferenza generale, ma soprattutto nell’incoscienza: nessuno era a conoscenza di questi tagli. Sul sito di Trenitalia non è segnalato nulla. Semplicemente da lunedì 13 dicembre non ci sono più soluzioni di viaggio – spiega Francesco Lombardi -. La Regione Molise continua a tagliare servizi, invece di potenziarli, per contrastare lo spopolamento. Il Molise ha perso oltre 6mila abitanti nel 2020 ed è la regione con il tasso di spopolamento più alto d’Italia. Se si continua di questo passo, cancellando servizi essenziali, di certo non si invertirà questa tendenza. Tagli di servizi che si aggiungono alle carenze nel settore sanitario: una delle ultime vicende riguarda l’apertura a giorni alterni della guardia medica ad Isernia». Di qui l’appello agli amministratori di tutti i comuni coinvolti, a partire dal sindaco di Isernia Piero Castrataro fino al sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, affinché si attivino, insieme, per chiedere con forza alla Regione di ripristinare al più presto queste corse.