Il presidente del Consiglio, Draghi, è stato chiaro: l’Italia deve ripartire, è necessario tornare gradualmente alla normalità. Una convinzione dettata dall’appiattimento della curva pandemica che lascia intravedere uno spiraglio, dopo oltre due anni di buio. Dichiarazioni che lasciano sottintendere un graduale alleggerimento delle restrizioni attualmente in vigore, a cominciare dall’obbligo di mascherine all’aperto che dunque tra una decina di giorni dovrebbe decadere.
A Campobasso il sindaco Gravina, condividendo la linea del governo sta pensando a ripristinare i grandi eventi che a causa dell’emergenza Covid erano state bloccate. Una di queste, è la processione del venerdì santo. Da palazzo San Giorgio fanno sapere che si sta ragionando sull’ipotesi di consentire lo svolgimento di uno dei riti più attesi dai campobassani. “Siamo cautamente possibilisti – ha spiegato il sindaco Gravina – Restiamo prudenti, ma non nego che stiamo pensando alla modalità con la quale far svolgere l’evento in sicurezza. Stesso discorso per la sfilata dei Misteri del Corpus Domini. Vorremmo far in modo che gli Ingegni del Di Zinno possano nuovamente sfilare per le vie della città. Per noi sarebbe motivo di gioia, il segnale di un ritorno alla normalità. I presupposti sembrano esserci, ma vanno fatte attente valutazioni. Certo, ha precisato – va detto che molto dipenderà dall’andamento della pandemia. Attualmente in città sono circa 900 i positivi, anche se le loro condizioni di salute non sono preoccupanti, mentre preoccupa l’alto numero di decessi delle ultime settimane. Dobbiamo continuare ad essere prudenti se davvero vogliamo tornare ad una vita normale”, ha chiuso Gravina.