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sabato, Novembre 16, 2024

Rinvio della contestazione dell’incompatibilità di alcuni consiglieri, Fiadel e Pcl: “Assurdo, devono risarcire”

AttualitàRinvio della contestazione dell'incompatibilità di alcuni consiglieri, Fiadel e Pcl: "Assurdo, devono risarcire"
Incompatibilità della carica di alcuni consiglieri per debiti con il Comune di Isernia: il Partito Comunista dei Lavoratori Molise, Associazione Antimafia Caponnetto Molise, e Fiadel di Isernia chiedono chiarimenti.
“Sin dal primo consiglio comunale di insediamento abbiamo chiesto la verifica della incompatibilità di alcuni consiglieri neo eletti della destra, incluso l’ex sindaco Melogli, previo accertamento dell’avvenuta estinzione del loro debito verso il Comune di Isernia. Questo a seguito della condanna al risarcimento di danni e sanzioni erariali stabiliti dalla Corte dei Conti a fronte di privatizzazioni illecite e violazioni finanziarie da parte della destra – comunicano le associazioni -. Accertata la pendenza dei debiti da parte dei neoconsiglieri, il Consiglio Comunale aveva l’obbligo di contestare l’incompatibilità sin dalla prima seduta affinché  iniziassero a decorrere i dieci giorni perentori per la loro estinzione, pena la decadenza dalla carica di consigliere (ex art.69 del TUEL).
Il Comune, però, ci ha negato l’accesso ai documenti per verificare se fosse o meno avvenuto il risarcimento. Ci siamo rivolti al Prefetto, che a sua volta ha sollecitato l’adempimento. Ma nel Consiglio comunale di ieri è emersa la verità: alcuni consiglieri della destra isernina avevano mentito alla popolazione, dicendo che avevano estinto il debito per i danni cagionati al Comune, sia in campagna elettorale sia con le autocertificazioni in sede di convalida – continuano le associazioni -.
Noi perciò andremo sino in fondo, infatti, grazie alla nostra iniziativa, molti consiglieri, temendo la decadenza della carica, hanno risarcito il Comune. Chiediamo che tali fondi siano destinati ai servizi sociali, unitamente a quelli ancora da recuperare.
La maggioranza consiliare, fatta eccezione di Ferri che ha votato contro, nonché Barone e Bottiglieri astenuti, ha deciso incredibilmente e scandalosamente non procedere, cioè di salvare la destra di Melogli e compagnia rinviando sine die la contestazione di incompatibilità, eludendo l’obbligo sociale e morale prima che giuridico – ribattono ancora Pcl, Fiadel e Associazione Antimafia -, accogliendo così la loro proposta di “rinvio” fondata sul nulla assoluto..
Tanto per ricordarci che a Isernia ci sono i notabili intoccabili e che la borghesia affaristica isernina in fondo protegge sempre se stessa e le sue malefatte sociali, a danno delle classi popolari – concludono -, qualunque sia il colore delle giunte comunali”.

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