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domenica, Dicembre 22, 2024

Verso le Regionali, partiti in movimento: scintille tra Mastella e Calenda. Segretario regionale della Lega, Salvini sceglie Marone

AperturaVerso le Regionali, partiti in movimento: scintille tra Mastella e Calenda. Segretario regionale della Lega, Salvini sceglie Marone

La partita è complicata e la scena affollatissima. Le manovre per conquistare, o riconquistare, palazzo Vitale, sono già tutte abbastanza visibili.
Come spesso accade, e in Molise quasi sempre, i giochi decisivi si svolgono al centro. Che sia più orientato a destra o a sinistra poco importa. Il vento che tira orienta anche le scelte dei moderati. E a centro sono già cominciati spostamenti e posizionamenti, con tutto ciò che comporta in termini di code polemiche e scaramucce.
“Trovo vile e vergognoso l’attacco personale fatto a Carlo Calenda – ha fatto sapere il sempre attivo sindaco di Vinchiaturo Luigi Valente, neo segretario regionale del partito voluto dall’ex Pd Azione. La reazione è rivolta a Clemente Mastella, immarcescibile protagonista della vita politica nazionale e locale degli ultimi 30 anni.
Il sindaco di Benevento, che ha avuto l’ennesimo momento di visibilità anche per l’elezione del Capo dello Stato, ha imbastito un botta e risposta con Calenda che ha avuto ripercussioni anche in periferia. Proprio in Molise, dove Mastella ha sempre seminato e raccolto voti, e proprio come Calenda, ha da poco individuato in Alessandro Amoroso, laborioso sindaco di Petrella il successore di Vincenzo Niro, suo punto di riferimento sul territorio molisano negli ultimi anni.
Invece di gettare fango sugli avversari – ha aggiunto Valente è necessario offrire una politica seria fatta di contenuti ed idee. E’ abbastanza facile prevedere che i due sindaci saranno in campo alle prossime elezioni regionali.
Compito forse più arduo quello che il colonnello di Salvini in Molise, il deputato Jari Colla, ha affidato a Michele Marone.
Già assessore in quota Lega nella giunta Toma, poi sostituito con Filomena Calenda, Marone dovrà guidare il Carroccio da segretario regionale almeno fino alle elezioni. Il compito è quello di tenere unito il gruppo politico che aveva portato due consiglieri a palazzo D’Aimmo per poi finire con zero poltrone.
Marone ha lasciato la giunta senza battere ciglio tornando a lavorare sotto traccia a Termoli. Con un centro destra in fibrillazione, la sua clama serafica potrebbe tornare utile alla causa.

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