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giovedì, Novembre 28, 2024

DDL Concorrenza approda in Senato ma esplode la rabbia e la delusione dei balneatori: “Non siamo stati ascoltati.”

AttualitàDDL Concorrenza approda in Senato ma esplode la rabbia e la delusione dei balneatori: "Non siamo stati ascoltati."

In tanti l’hanno chiamata l’estate della rinascita quella del 2022 dopo i due anni di pandemia, ma sui balneatori proprio a inizio stagione è piombata addosso la Legge sulle concessioni.

Poche settimane fa il Governo ha trovato un accordo con l’Art. 2 che disciplina la normativa sulle concessioni balneari, da mettere a gara entro la fine del 2023 come richiesto dalla direttiva europea, una decisione presa in commissione industria dopo un dibattito accesso tra le parti politiche.

Un accordo che non ha trovato un riscontro positivo nei balneatori ed è subito nata la protesta che è destinata ad aumentare.

Sono stati esclusi dalle trattative e sull’emendamento riformulato che fissa un canone a rialzo di 2.500 euro come base d’asta per ottenere le concessioni.

Gli stabilimenti balneari a conduzione famigliare perdono già in partenza, perché con questo rialzo non possono competere con le multinazionali.

Oggi il DDL approda in Senato mentre la protesta dilaga in tutt’Italia, perché le richieste avanzate dai sindacati del settore sono state ignorate, tra cui la mappatura della spiagge, la possibilità di prelazione a parità di offerta e il riconoscimento del valore degli investimenti e dell’avviamento delle attività.

30mila famiglie sono lasciate nel limbo e rischiano di perdere il lavoro di una vita.

 

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