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mercoledì, Febbraio 5, 2025

Solagrital, siano tutelati i lavoratori

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I lavoratori della Solagrital di Boiano, dopo l’insediamento del Commissario Liquidatore continuano ad essere preoccupati non solo per il loro futuro, ma anche per gli arretrati degli stipendi che non ancora arrivano, situazione questa che li ha spinti a non abbassare la guardia. A scrivere è Peppe Spina, veterano dell’azienda di Boiano e con un lungo trascorso nella CGIL del Molise

Dopo l’insediamento di ieri del commissario liquidatore di Solagrital DaniloTacchilei è opportuno fare una serie di considerazioni rispetto a quello che ci attenderà nelle prossime settimane,intanto è necessario conoscere in quale direzione intende muoversi e da quello che emerge già agli occhi di tutti sembra che ,tra le varie competenze, lo scopo principale di questo commissario è di tutelare i lavoratori.Ha tutti i poteri per farlo,compresa la revoca di tutti gli atti adottati fino ad ora qualora li ritenesse lesivi degli interessi dei lavoratori quali creditori privilegiati,se è cosi allora non potrà che avere tutto il nostro appoggio,in secondo luogo vogliamo capire se ritiene doverso rimuovere l’attuale management che certamente dopo aver portato questa azienda al fallimento è inpensabile che possa ancora aver qualche sorta di legittimazione nel poter continuare a rimanere al suo posto,questo dovrà essere un punto fermo se veramente si vuole avviare un percorso unitario nel provare a salvare lo stabilimento di Bojano,troppo errori sono stati commessi nella loro gestione aziendale,troppi ingiustizie sono state perpetrate nei confronti di quei lavoratori che hanno “osato” denunciare all’opinione pubblica le cose che non andavano,troppe perdite si sono determinate negli ultimi anni nella attività economica della Solagrital,nessuno degli obiettivi previsti dal piano industriale del 2009-2013 è stato raggiunto nonostante il corposo finanziamento pubblico ricevuto,quindi non è assolutamente pensabile che questa governance possa continuare a sedere al suo posto,d’altra parte in qualsiasi altro settore chi fallisce o va via di spontanea volontà o viene rimosso all’istante e su questo vedremo cosa farà il commissario.In terzo luogo bisogna attivarsi da subito affinchè i lavoratatori possano finalmente avere ciò che gli spetta,le spettanze arretrate che i lavoratori devono ancora percepire è il problema dei problemi almeno per l’immediato,si deve comprendere che l’ “ultimatum” dei lavoratori deve significare che bisogna fare presto,che le loro famiglie non sanno più come fare per “campare”,quindi il 24 di questo mese rappresenta un momento decisivo di questa vertenza ma è anche vero che gli stessi lavoratori non hanno nessuna intenzione di prendersi la responsabilità della chiusura di questa azienda.Sarebbe troppo sciocco pensare che gli stessi possano andare verso il loro “suicidio mortale”,per i lavoratori la continuità delle attività produttive è il presupposto fondamentale per la sua salvezza,per la salvaguardia dei posti di lavoro,dell’economia territoriale e regionale,quindi bisognerà trovare altre forme di lotte per ottenere il pagamento degli stipendi arretratri garantendo allo stessto tempo la funzionalità dell’azienda.Ed è per queste ragioni che sarà importante concordare con il commissario una strategia comune in questa direzione perchè se riusciremo a garantire un tranquillità economica alle famiglie dei dipendenti allora il compito di salvare questo stabilimento troverà momenti di maggiore serenità nei lavoratori ed insieme si potrà lavorare con meno tensione sulle spalle di coloro che dovranno prendere delle decisioni importanti.Il passaggio dei dipendenti Solagrital a Gam sarà un momento molto delicato e pertanto tutte la varie fasi dovranno essere gestite con intelligenza e consapevolezza.
Dobbiamo convincerci che questo stabilimento riusciremo forse a salvarlo se avremo la capacità di spostare il livello dellla vertenza a Roma non solo per “attrarre” cordate imprenditoriali disponibili ad investire attraverso proggetti industriali seri,credibili e soprattutto realizzabili che garantiscano il massimo degli attuali livelli occupazionali ma anche per concordare con i vari ministeri interessati soluzioni per coloro che saranno fuori dai futuri assetti degli organici,delle attività organizzative e dei processi produttivi.Quindi è con il governo nazionale che dobbiamo aprire un tavolo permamente in cui affrontare tutte le problematiche connesse con lo stabilimento di Bojano.Una cosa deve essere chiara a tutti,la Regione Molise in questo momento non può pensare di “svignarsela” con la dismissione della sua presenza nelle partecipate,oggi deve restare al suo posto fino a quando non si riusciranno a trovare condizioni di stabilità con i futuri acquirenti,solo dopo si potrà incominciare a pensare seriamente ad una sua totale privatizzazione.Abbiamo davanti a noi,pertanto,una serie di problematiche da affrontare e risolvere e per farlo occorrerà l’impegno fattivo di tutti,delle istituzioni locali e nazionali,dei sindacati,del Commissario,degliallevatori,dei trasportatori e dei dipendenti Solagrital.Dopo 18 anni dal primo fallimento oggi dobbiamo provarci tutti a salvare questo realtà produttiva per la seconda volta,per fare questo dobbiamo però convincerci di una cosa e voglio essere chiari con tutti ,a prescindere le tantissime difficoltà che ognuno potrà avere in questo periodo,…….ho sempre detto che nessuno ci regala niente,che la battaglia che stiamo facendo oggi dovevamo incominciarla parecchio tempo fa,che oggi la situazione della Solagrital è giunta al capolinea,che per salvare i nostri soldi dovevamo impegnarci fino in fondo,che la salvezza della nostra azienda per garantirci il futuro passa attraverso le nostre mani…adesso o queste cose ce le mettiamo bene in testa o viceversa resta l’alternativa di continuare ad assistere impotenti al tracollo di tutto.Con questo voglio dire semplicemente che dobbiamo essere consapevoli di tutto e comprendere in quale contesto oggi i nostri “mariuoli” ci hanno trascinato, ……se vogliamo provare a salvare questa azienda allora non potrà esserci spazio neanche per un sistante in “cedimenti”di qualsiasi tipo cosi come l’idea di abbandonare tutto ciò che abbiamo fatto fino in questo momento,”sfoghi” seppur comprensibili fanno parte del momento cosi delicato che ognuno di noi potà avere ma allentare la “corda” in questo momento sarebbe al cosa peggiore che potessimo fare ed è un “lusso” che non possiamo assolutamente permetterci,ecco perchè il nostro motto con cui caratterizzarci deve continuare a prevalere nelle nostri menti e nelle nostre convinzioni e allora tutti insieme in un solo grido forte e chiaro, resistere e lottare.

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