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venerdì, Dicembre 27, 2024

Reti Mediaset oscurate, a San Pietro Avellana monta la protesta

AttualitàReti Mediaset oscurate, a San Pietro Avellana monta la protesta

È da due giorni che a San Pietro Avellana risultano oscurate le reti Mediaset. A seguito del nuovo switch off e della liberazione di alcune frequenze, infatti, i canali del gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi non sono più visibili nel piccolo centro altomolisano.

Reti Mediaset oscurate, monta la protesta a San Pietro Avellana

La sparizione dei canali ha creato malumore nel borgo. L’Amministrazione comunale ha cercato prontamente di risolvere il problema senza però ottenere risultati. Il Vicesindaco Peppino Carlini ha preso posizione a riguardo ritenendo ingiusto il taglio televisivo. “Da un paio di giorni sono state oscurate le reti Mediaset nel nostro Comune. L’azienda televisiva ha da sempre avuto a disposizione un palo ripetitore sulla montagna nei pressi del centro abitato, senza pagare alcun tipo di canone. Adesso, di punto in bianco, ci troviamo senza disponibilità dei canali. – ha spiegato il numero due di San Pietro Avellana – Non sappiamo a chi rivolgerci. Ho telefonato diverse volte alla sede Mediaset di Roma e di Napoli, ma nessuno è riuscito a spiegarci il motivo di tale problematica. Non vorrei che tale taglio fosse determinato dal fatto che il nostro ripetitore copra solamente un territorio con meno di 500 abitanti. Se così fosse, sarebbe ingiusto. Al nostro Comune non è stato comunicato nulla riguardo queste interruzione.

Carlini: “Taglio ingiusto”

Alcuni centri molisani al di sotto dei 500 abitanti sono stati salvati dal taglio in quanto gli altri ripetitori televisivi servono più di un Comune contemporaneamente. Come Amministrazione protestiamo vivamente contro questo taglio. – ha continuato Carlini – Il nostro paese presenta una percentuale molto elevata di persone anziane. Le soap, le trasmissioni di Maria De Filippi e i programmi Mediaset sono molto seguiti dai cittadini di fascia di età più avanzata a San Pietro Avellana. Togliere loro questo svago è ingiusto. A pagare dei tagli sono sempre le persone più deboli. Pare che questo taglio sia avvenuto a livello nazionale. A chi dobbiamo rivolgerci per risolvere il problema? Faccio un appello a tutti i Comuni italiani interessati dalla questione, non possiamo permettere che tutto ciò avvenga. Come piccoli paesi siamo già molto isolati, non darci la possibilità di vedere la tv, quindi, è ancora più desolante.”

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