Dopo 33 anni di servizio 11 dei quali come primario facente funzioni del reparto di ginecologia e ostetricia del San Timoteo, Bernardino Molinari – professionista molto noto e stimato in Basso Molise – ha rassegnato le dimissioni volontarie dalla Asrem, con tre mesi di preavviso.
Il ginecologo cesserà di essere dipendente ospedaliero e dirigente medico dal 15 ottobre prossimo.
Una decisione drastica e dolorosa che evidentemente nasconde problemi colossali e insormontabili che gli impediscono di svolgere il proprio lavoro con dignità e soprattutto garantendo la massima assistenza alle proprie pazienti.
Fonti vicine e attendibili riferiscono infatti che la decisione di gettare la spugna non è stata improvvisa ma è scaturita dopo una lunghissima riflessione: tanti i ripensamenti per evitarla, tanti gli s o s inviati agli organi competenti, ma di risposte efficaci non ne sono arrivate e mancano i presupposti minimi per svolgere un ruolo così delicato in maniera serena.
La carenza del personale ha influito fortemente su questa amara decisione: mancano anestesisti, medici, infermieri e pediatri, mentre le poche unità in servizio presenti sono costretta a turni massacranti, per non dire disumani.
E a fronte di tutto questo già dal mese di giugno era stato sospeso il trasporto Stam, che garantiva i trasferimenti delle partorienti da una struttura ospedaliera all’altra in caso di necessità.
La notizia delle dimissioni del primario Dino Molinari è un duro colpo inflitto al reparto di ginecologia e ostetricia del San Timoteo, già in forte sofferenza: la notizia si è sparsa rapidamente in città provocando collera e amarezza.