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martedì, Dicembre 24, 2024

Caterina Cerroni (PD) ad Agnone: “Gli attacchi alla povertà sono irricevibili. Bisogna riformare sanità”

AgnoneCaterina Cerroni (PD) ad Agnone: “Gli attacchi alla povertà sono irricevibili. Bisogna riformare sanità”

Dopo la campagna elettorale delle europee 2019, la segretaria nazionale dei giovani dem Caterina Cerroni è tornata in campo questa volta in corsa per il Parlamento. La candidata del Partito Democratico al proporzionale della Camera è tornata a parlare ai suoi concittadini di Agnone presentando le sue proposte in vista delle votazioni del 25 settembre. Presenti all’incontro anche diversi esponenti in quota centrosinistra, la candidata all’uninominale della Camera Alessandra Salvatore, la candidata dell’uninominale al Senato Rossella Gianfagna e la consigliera regionale Micaela Fanelli.

Salario minimo, svolta ecologista, parità di genere: sono alcuni dei principali punti del programma della Cerroni che auspica anche una riforma dello stage e dell’apprendistato. Nel suo intervento La candidata si è schierata a favore di politiche di sostegno alle fasce più deboli della società. “È irricevibile questo attacco alla povertà come se fosse una colpa. – ha detto – Misure come il reddito di cittadinanza vanno sicuramente riformate, ma sono importanti per dare aiuto a persone che, per esempio, non possono più lavorare. A queste misure vanno affiancate altre politiche attive per il lavoro.”

“La politica per noi” è lo slogan scelto dalla giovane dem per descrivere la sua vicinanza al Molise e alle sue problematiche. Immancabile in tal senso ad Agnone il passaggio sulle criticità dell’ospedale Caracciolo, la Cerroni ha promesso in caso di elezione di lavorare a una riforma della medicina territoriale.  “Credo che la nostra Regione possa segnare in Italia un campanello d’allarme sul fatto che non si smantellano prima gli ospedali e poi si garantisce un servizio ai cittadini, ma si fa il contrario. – ha spiegato la segretaria dei giovani dem – Nello specifico, sulla sanità delle Aree Interne le previsioni del decreto Balduzzi sulla possibilità di avere un pronto soccorso con un reparto di medicina che garantisca un servizio minimo per le persone devono trasformarsi in un obbligo”.

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