La guerra in Ucraina e il dramma di donne e bambini, sono i temi portanti del Presepe vivente di Agnone che sarà messo in scena la sera della Vigilia di Natale dal Cenacolo Culturale Camillo Carlomagno dopo la Ndocciata della Tradizione. “Caino vincerà ancora?” Il titolo scelto dagli organizzatori con i testi di Giorgio Marcovecchio che da 1962 anni prepara la Natività più longeva del Molise. Non solo il conflitto nell’Europa dell’Est, perché tra i contenuti ci sono anche bullismo, figlicidio e la libertà negata alle donne in Medio Oriente. L’appuntamento è in Largo Sabelli lungo la scalinata della chiesa Sant’Antonio Abate farà da cornice all’evento. In tutto una cinquantina gli attori e i tecnici coinvolti nella preparazione delle scene guidate dal regista Saverio La Gamba per la direzione artistica di Giuseppe De Martino. Tra gli interpreti anche Ahmed Abdi Mohamed, un 21enne somalo che indosserà i panni di un re magio. Gesù bambino sarà interpretato da Brando Orlando uno degli ultimi nati ad Agnone. La scenografia è curata da Paola Patriarca, mentre la selezione musicale vede l’impegno di Roberto e Tancredi Carlomagno. La 62esima edizione del Presepe vivente di Agnone sarà dedicata all’attrice Paola Cerimele, scomparsa tragicamente in un incidente stradale nell’agosto scorso e ad Aldo Parente, il frate cappuccino amato dai giovani agnonesi deceduto il 27 ottobre scorso.