Ha incassato un importante risultato, il presidente della Regione, Toma, forse anche insperato, visti i malumori che da mesi agitano la sua maggioranza. Eppure, grazie ad un lavoro di mediazione, è riuscito ad ottenere il voto favorevole della sua maggioranza, fatta eccezione per il consigliere Cefaratti che ha votato contro, al rendiconto e all’esercizio provvisorio. Un passaggio politico significativo per il governatore che è riuscito a strappare il sì di Michele Iorio che alla vigilia del Consiglio regionale aveva annunciato battaglia in aula. “Iorio è un politico – ha commentato Toma – cerca sempre la via migliore. Con lui ho assunto degli impegni su temi che per altro condivido. La politica non è l’arte di mantenere certezze, è l’arte di tramutare le incertezze”, la sua frase coniata per l’occasione. E Michele Iorio è stato, suo malgrado, l’uomo del giorno, a palazzo d’Aimmo perché se da un lato, con il suo voto favorevole, ha consentito alla maggioranza di andare avanti, dall’altro si è attirato gli strali del Movimento Cinque Stelle che lo hanno accusato di aver rinnegato le sue stesse dichiarazioni. “Le nostre previsioni si sono rivelate più che fondate: anche davanti all’ennesima mozione di sfiducia, il copione non sarebbe cambiato. Come è già accaduto in passato – hanno denunciato – l’eventuale sfiducia sarebbe stata usata per regolare i conti interni e per ottenere più peso negli equilibri di maggioranza. I soliti sedicenti oppositori hanno dimostrato, ancora una volta, di essere sempre pronti a rimangiarsi la parola, senza alcun imbarazzo”, è l’affondo dei Cinquestelle. Accuse alle quali ha prontamente risposto il diretto interessato. Michele Iorio ha chiarito che votare il rendiconto e l’esercizio provvisorio è un atto di responsabilità nei confronti dei molisani, dei cittadini e delle aziende. “Le mie posizioni critiche nei confronti del governo Toma non scompaiono di fronte al mio voto favorevole di un documento la cui mancata approvazione avrebbe comportato una sola conseguenza: non la caduta del governo regionale, non il ritorno al voto ma solo il blocco delle assunzioni, la mancata attivazione dei processi di stabilizzazione dei precari Covid , l’assenza di qualsiasi possibilità di contrattazione con le cooperative del 118. La politica – ha spiegato Iorio – non è fatta solo di puro calcolo matematico all’interno del Consiglio. E’ fatta anche di scelte responsabili nei confronti dei molisani. Io ero, sono e sarò del centrodestra e come tale- ha concluso l’ex governatore – se mi sarà data l’opportunità, mi presenterò di fronte al popolo sovrano che in democrazia è l’unico che potrà giudicare l’operato di ognuno di noi”.