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mercoledì, Novembre 27, 2024

Rete della Sinistra in difesa della sanità: “I cittadini devono lottare per un diritto che non è negoziabile.”

AttualitàRete della Sinistra in difesa della sanità: "I cittadini devono lottare per un diritto che non è negoziabile."

“Un ospedale che un tempo era il fiore all’occhiello della sanità basso molisana e non solo, ora ha attrattività zero.” dure le parole della consigliera comunale della Rete della Sinistra Marcella Stumpo nella conferenza stampa davanti all’ingresso dell’ospedale San Timoteo.

“E’ il silenzio assordante quello che fa più paura- ha aggiunto- non solo quello politico ma quello dei cittadini, la popolazione sembra che si sia arresa all’idea ormai di dover emigrare in altre regioni per accedere alle cure.”

La notizia di pochi giorni fa della cancellazione delle operazioni chirurgiche programmate per mancanza di anestesisti si aggiunge a una situazione già disperata: in quasi tutti i reparti si registra la mancanza di personale medico.

Marcella Stumpo attribuisce la responsabilità della morte della sanità molisana anche alla dirigenza Asrem .” Che continua- ha detto- a indire bandi di concorso quasi solo a tempo determinato, che spesso vanno deserti e nel contempo non si provvede a ripristinare i primari.”

Quello che indigna è il silenzio un punto sul quale è tornata più volte la consigliera nel corso della conferenza stampa.

“Sembra- ha detto- che chi debba decidere abbia già stabilito la morte dell’ospedale San Timoteo o almeno tace.”

Critica anche nei confronti del disegno di legge sull’autonomia differenziata approvata in Parlamento, dalla quale ne trarrebbero beneficio solo le regioni che hanno investito di più in sanità e che quindi  avranno i fondi, una regione come la nostra commissariata non potrà vedere che decurtato ancora di più il budget.”

Marcella Stumpo si rivolge ai cittadini molisani di far sentire la propria voce perché l’unico modo di difendere i diritti è partecipare e rendersi protagonisti senza subire le scelte calate all’alto che danneggiano.

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