Dopo tre anni esatti finisce l’esperienza di Oreste Florenzano al vertice dell’Azienda Sanitaria regionale. La decisione è stata assunta dal Presidente della Regione, Donato Toma, al termine di una lunga Giunta regionale e sentito il parere dei componenti l’Esecutivo. Nessuna proroga quindi per il manager campano sul quale è pesato il mancato raggiungimento di uno degli obiettivi stabiliti all’atto del conferimento dell’incarico: quello della riduzione del disavanzo dell’Azienda che oggi si attesta sui 60 milioni di euro.
Al suo posto subentra, assumendo l’interim alla guida dell’Asrem, il direttore sanitario Evelina Gollo a cui spetterà la reggenza per i prossimi sessanta giorni. Sono questi i termini entro i quali dovranno riaprirsi le procedure necessarie a individuare il nuovo direttore generale. Qualora ciò non avvenisse, sarebbe necessaria la nomina di un commissario straordinario.
Florenzano era arrivato in Molise esattamente tre anni fa, a pochi giorni dalla chiusura generale del Paese per pandemia decretata dall’allora primo ministro, Giuseppe Conte. Un mandato, quindi, quello di Oreste Florenzano che per ben due ani ha dovuto scontare gli effetti di una stagione che ha cambiato radicalmente gli assetti e le procedure del sistema sanitario. Dalle nuove regole per gli ospedali alla rivoluzione dei reparti alla lunghissima fase di controllo, screening e vaccinazione, il manager si è trovato a fare i conti con un contesto che nessuno avrebbe potuto prevedere. Sono state queste le argomentazioni opposte da Florenzano al Nucleo di valutazione istituito presso la Direzione generale della Salute a giustificazione del mancato raggiungimento dell’obiettivo disavanzo. Argomentazioni che, evidentemente, non hanno convinto il Presidente/Commissario Toma e che hanno determinato la cessazione del rapporto.
Ultimo atto dell’ormai ex direttore generale, la sostituzione del primario facente funzioni del reparto di chirurgia al Veneziale di Isernia, Giovanni Vigliardi, con Guido Sciaudone, chirurgo associato alla facoltà di medicina del Molise. Una nomina contestatissima a Isernia dove Vigliardi ha operato per un decennio circa riscuotendo stima generale, salvando vite e rappresentando un punto di riferimento per pazienti sia molisani che provenienti da fuori regione. Gia in passato un tentativo di sostituzione di Vigliardi aveva visto una forte opposizione in città. Oltre alla disapprovazione palpabile tra gli isernini, c’è da registrare una forte presa di posizione da larga parte del centrodestra regionale per un atto emesso a fine mandato e quindi ritenuto inopportuno e rispetto al quale nei prossimi giorni si annunciano iniziative finalizzate al ritiro.