Per i tecnici del Ministero dell’Interno il villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia è in sostanza idoneo ad ospitare in futuro eventuali cittadini stranieri che richiederanno asilo nel nostro Paese. Per le comunità del territorio la scelta è invece arrivata un po’ come un fulmine a ciel sereno per una considerazione, seppure in termini generali, relativa a una struttura che in passato ha accolto gli sfollati del paese più colpito dal terremoto e ora potrebbe ricevere gruppi di immigrati.
Lunedì c’è stato un sopralluogo al villaggio da parte del Prefetto Pria, capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione.
Il rappresentante del Governo ha incontrato il Prefetto di Campobasso, il Questore, gli altri rappresentanti delle forze dell’ordine, il direttore dell’Agenzia di protezione civile, gli amministratori, i vigili del fuoco e tutte le parti che potrebbero essere coinvolte nel progetto.
Secondo i responsabili del Ministero la struttura dunque risponde alle caratteristiche richieste; si è parlato di una capienza di circa novento posti, della possibilità di ospitare, ad esempio famiglie con bambini e giovani per un periodo limitato e con un ricambio continuo.
Al sopralluogo ha partecipato anche il sindaco di San Giuliano di Puglia, Luigi Barbieri che prende tempo sulla vicenda e fissa alcuni paletti.
L’amministrazione – ha spiegato Barbieri a Telemolise – non ha ancora espresso parere favorevole all’iniziativa ma ha richiesto tutta una serie di informazioni, approfondimenti sull’eventuale utilizzo del villaggio e ampie garanzie in termini di sicurezza”.
Il sindaco precisa che tutti i cittadini dovranno essere coinvolti e potranno esprimere la loro posizione sulla vicenda. Oltre agli indubbi risvolti positivi dal punto di vista economico – ha aggiunto Barbieri – la nostra principale preoccupazione è di natura sociale in quanto una comunità già provata dai noti eventi non può e non deve subire altri disagi”. Quando arriveranno tali garanzie – ha concluso il sindaco di San Giuliano di Puglia – il Comune potrebbe valutare l’iniziativa fermo restando che il Governo, come ha fatto in altre realtà, potrebbe anche imporre questa decisione”.
