Si avvicinano le elezioni e cambia il paesaggio. Città e paesi cambiano fisionomia e vetrine, locali, cartellonistica e vecchie lamiere che di elezioni ne hanno viste già tante si popolano di sembianti vecchi e nuovi, colori, simboli di partito e, soprattutto, facce. Un popolo di facce, quello dei candidati, che si accingono a occupare i venti posti a disposizione presso Palazzo D’Aimmo a Campobasso, sede del Consiglio regionale e quindi del massimo organo istituzionale espresso dal territorio. Venti posti, più uno, quello del Presidente della Regione, scranno che si contenderanno in due: Francesco Roberti per il centrodestra e Roberto Gravina per il centrosinistra. L’ipotesi Terzo Polo di fatto non esiste, è un po’ come la leggendaria nebbia di Milano narrata da Mezzacapa ai cugini Caponi, Totò e Peppino: un elemento atmosferico che se c’è, nessuno vede. Fuori dalla metafora cinematografica, il filmino delle elezioni è già in fase di costruzione con le due coalizioni, centrodestra e centrosinistra, che cercano di far coincidere la trama col montaggio evitando, come accaduto sinora, di mescolare l’inizio con la fine. Solo nella notte tra il 26 e 27 giugno prossimi verrà proiettata la prima del nuovo lungometraggio politico che arriverà, tranne strappi alla pellicola, alla primavera del 2028.
Per il momento bisogna accontentarsi dell’anteprima. Detto dei candidati presidenti, bisogna dire delle liste, oggetto in queste ore di travasi e corteggiamenti tutti circoscritti – questo va detto per onestà di cronaca – all’interno dei medesimi schieramenti.
Col ritorno alla piena attività di Francesco Roberti, la prossima settimana sarà decisiva per chiudere il parterre di liste a lui collegate. Al momento nel centrodestra se ne contano verosimilmente sette: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia, Lega, UDC, Noi Moderati e il movimento di nuovo conio “Il Molise che Vogliamo”. A queste se ne potrebbe aggiungere un’ottava, quella composta da Azione, Italia Viva, Insieme e Molise al Centro, raggruppamento rispetto al quale il candidato di centrosinistra, Roberto Gravina, come nel gioco dei pacchi in TV ha fatto capire che la sua risposta sarà: rifiuto e vado avanti.
Attorno al sindaco di Campobasso ci saranno sicuramente il M5S, il Partito democratico, la lista composta da Leu Comunisti e Verdi (non è dato al momento di sapere se i socialisti saranno in questo gruppo), Costruire democrazia e il movimento civico Molise Solidale. Al momento, insomma, cinque liste. Ma il montaggio del film è in corso e non è detto che all’ultimo momento qualcuno si aggiunga. Le sorprese in politica, si sa, arrivano sempre al fumo delle candele. Anche a messa finita.