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lunedì, Dicembre 23, 2024

Regionali, presentate le liste: ai blocchi di partenza un esercito di candidati. Sono 284 gli aspiranti a Palazzo D’Aimmo

AperturaRegionali, presentate le liste: ai blocchi di partenza un esercito di candidati. Sono 284 gli aspiranti a Palazzo D'Aimmo

Molise – Catania. Con un titolo alla Wim Wenders, stile Paris – Texas, potremmo sintetizzare il quadro di riferimento all’interno del quale si andranno a celebrare le prossime elezioni regionali in programma il 25 e 26 giugno. Il Molise, in maniera quasi sovrapponibile, ha infatti la stessa popolazione della cittadina messa ai piedi dell’Etna, e quindi per bacino elettorale quelle molisane appaiono più le elezioni di una città medio-piccola che di una Regione. Tuttavia una differenza c’è, poiché se nella città di Sant’Agata talvolta a esplodere è l’Etna, in Molise la detonazione l’hanno fatta i candidati a Palazzo Vitale e Palazzo D’Aimmo.

Chiusi i battenti del Tribunale di Campobasso, dove è avvenuto il deposito delle liste e dei candidati in corsa per le prossime elezioni regionali, quella che si è registrata è una vera e propria esplosione di candidati. Diamo quindi i numeri, a partire dai candidati alla Presidenza della Regione, che sono quattro: Francesco Roberti per il Centrodestra, Roberto Gravina per il Centrosinistra e poi, in corsa singola, Emilio Izzo per la lista Noi non votiamo (i soliti noti) e Nicola Ninni per Forza Nuova. Le liste complessivamente presentate sono 15 e tra queste 7 collegate a Francesco Roberti e 6 a Roberto Gravina. Andranno col sindaco di Termoli e presidente della Provincia di Campobasso le liste di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Il Molise che vogliamo, UDC, Popolari per l’Italia, Lega e la lista Roberti Presidente.

Correranno invece affianco al sindaco di Campobasso le liste del M5S, PD, Costruire democrazia, Alternativa progressista, Molise democratico e socialista e la lista Gravina Presidente.

Da vertigine il numero complessivo di candidati 284 che andranno a contendersi i 20 posti a disposizione nell’aula del consiglio regionale.

Fatti i Raggi X a questo quadro generale, dalla lastra che ne viene fuori possono leggersi chiaramente una serie di elementi.

Il primo dato che salta agli occhi è la ricandidatura pressoché generale di tutto il Consiglio regionale uscente. Con la sola eccezione di Donato Toma, destinato ad un approdo romano, a ripresentarsi è tutta la maggioranza di centrodestra; in Forza Italia saranno in corsa gli uscenti: Filomena Calenda, Nicola Cavaliere, Vincenzo Cotugno, Roberto Di Baggio e Andrea di Lucente.

In fratelli d’Italia ci saranno: Quintino Pallante, Michele Iorio, Aida Romagnuolo, Armandino D’Egidio e Salvatore Micone.

Gianluca Cefaratti è invece nella lista Il Molise che Vogliamo mentre Vincenzo Niro correrà con i Popolari per l’Italia.

Complessivamente, quindi, nel centrodestra a ricandidarsi sono dodici consiglieri regionali uscenti su dodici. Fatta eccezione per Patrizia Manzo, giunta nel M5S al limite del doppio mandato e del collega di partito Valerio Fontana (che ha deciso di non ricandidarsi) la situazione quanto a quadro generale non cambia nemmeno tra le opposizioni. A ripresentarsi sono 6 consiglieri uscenti su 8. Quattro in corsa nel M5S: Greco, Nola, De Chirico e Primiani; 2 nel Partito democratico: Facciolla e Fanelli.

Un altro dato trasversale è il tentativo che faranno ex consiglieri e assessori regionali di tornare a Palazzo D’Aimmo. Questi i nomi: Massimo Romano e Antonio Tedeschi in Costruire democrazia; Massimiliano Scarabeo e Cosmo Tedeschi in Fratelli d’Italia; Candido Paglione, Pierpaolo Nagni e Francesco Totaro nel PD; Domenico Di Nunzio e Felice Di Donato nella lista Gravina Presidente; Nunzia Lattanzio nella lista Il Molise che Vogliamo e Michele Scasserra nei Popolari per l’Italia.

C’è poi la falange trasversale costituita da sindaci e amministratori vecchi e nuovi. Oltre quaranta candidature a testimonianza di un deciso ritorno alla politica per il Molise dopo la chiusura della stagione legata all’esperienza civica.

L’ultima notazione riguarda la sorte di quello che sino a ieri abbiamo chiamato Terzo Polo. Italia Viva e Molise al Centro sono confluite nella lista dell’UDC.

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