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domenica, Dicembre 22, 2024

Sant’Antonio, devozione molto sentita nei Comuni molisani

CronacaSant'Antonio, devozione molto sentita nei Comuni molisani

E’ una devozione molto sentita, quella per Sant’Antonio di Padova. La simbologia dei gigli, del pane, dei cavalli spesso bardati, dei cosidetti “Monachelli” ossia i bambini vestiti per l’occasione con il saio, si ripete in molte declinazioni in diversi centri del Molise.

Nel nostro mosaico di momenti di festa, suoni e colori, partiamo da Campobasso: la chiesa di Sant’ Antonio di Padova colma di fedeli: il territorio di competenza conta cinquemila anime, ma – come ha ricordato il parroco, Padre Gianni Dicosola all’inizio della cerimonia, il luogo sacro – edificato sessant’anni fa e custodito dai Frati Minori ha il richiamo di un vero e proprio santuario frequentato tutto l’anno  non solo dai campobassani. Sfidando il maltempo, il lungo corteo con i gonfaloni e gli stendardi delle realtà religiose cittadine ha attraversato le strade della parrocchia accompagnata dal concerto di fiati della città di Noci. Al termine, l’affidamento della città e la benedizione con la reliquia del Santo.

Con le immagini ci spostiamo a Isernia: qui la devozione per Sant’Antonio di Padova è legata fortemente al centro storico, in cui si svolge la processione con i cavalli bardati. Dopo la messa, celebrata da Don Remo staffieri, la benedizione dei bambini e la distribuzione del pane nella chiesa di San Francesco, e poi simbolicamente in ricordo del “miracolo della mula”, il corteo di equidi con drappi, nastri e merletti, attraversa la zona antica della città.

Da Isernia a Santa Croce di Magliano, dove alla devozione per Sant’Antonio è legata la processione dei carri – quasi trenta, numero considerevole e in aumento rispetto agli anni scorsi – carri che sfilano già dal pomeriggio del 12 per le strade del paese. La festa patronale è stata particolarmente partecipata quest anno: nelle scorse settimane una delegazione di fedeli – guidata dal Parroco Don Costantino di Pietrantonio – aveva raggiunto Padova con quattro pullman per ricevere una reliquia del Santo. La devozione del pane, l’Asta di animali, oggetti e cibi della questua, e il tradizionale canto della “Carregna” sono elementi connotanti della festa di Santacroce.

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