Dopo un periodo lungo 18 mesi si è arrivati a un risultato rilevante sulla vertenza Vibac, l’azienda che produce nastri isolanti nella zona industriale di Termoli.
L’accordo siglato a Palazzo Vitale prevede un anno di cassa integrazione straordinaria per transizione occupazionale per i 116 dipendenti, si tratta del primo caso in Molise.
Prima dell’incontro in Regione si è tenuta un’assemblea con i lavoratori e le sigle sindacali nel corso del quale è stato presentato l’accordo quadro accolto dall’80% dei dipendenti presenti.
Massimo Recinella segretario regionale della Femca-Cisl si dice soddisfatto in parte: “Allo stato attuale è un buon risultato quello raggiunto- ha commentato- abbiamo evitato i licenziamenti, ottenere un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria è la soluzione migliore visto che gli ammortizzatori sociali sarebbero terminati il 9 luglio.”
In questo periodo i lavoratori potranno attingere ai progetti previsti dal programma di garanzia di occupabilità dei lavoratori, un’azione di riforma prevista dal piano nazionale di ripresa e resilienza per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro.
In questi dodici mesi l’azienda dovrà cercare di rilanciarsi , dopo la crisi che ha dovuto affrontare, e potrà anche accedere a dei bandi che le permetteranno di svolgere i lavori di riqualificazione energetica.
Rimane comunque l’incertezza anche perché al momento la produzione non sta migliorando e se al termine della cassa integrazione, la Vibac non dovesse riuscire a far fronte all’andamento dei mercati ci sarebbe il rischio della chiusura con il conseguente licenziamento dei 116 dipendenti.