Una misura cautelare è stata emessa dalla Procura di Larino nei confronti di un uomo accusato di aver compiuto violenze sulla madre. La vicenda – evidenziano Procura e Carabinieri in una nota congiunta – è coperta da segreto istruttorio. “E’ la storia – spiegano gli investigatori – di una donna che, grazie alla fiducia nelle istituzioni, viene liberata dalle violenze del figlio e sconfigge l’incubo di una violenza domestica troppo a lungo sopportata”. La vicenda è accaduta in un piccolo comune del basso Molise. E’ stato un cittadino a chiamare il 112 chiedendo l’intervento dei militari per una lite in famiglia. I carabinieri intervengono due volte sul posto e si accorgono che alcune cose non quadrano: la vittima, un’anziana donna, per amor di madre verso il proprio figlio violento, nega tutto sia ai Carabinieri che ai medici del pronto soccorso e dice di essersi fatta male accidentalmente in casa. Le indagini successive fanno emergere che invece in quella casa si sono consumate ripetutamente violenze nei confronti della donna. Proprio sul tema della violenza di genere il procuratore di Larino Elvira Antonelli evidenzia le novità introdotte. Il sito istituzionale della Procura frentana infatti ha una sezione, di colore rosa, dedicata ai reati di genere denominata Sportello donna. “E’ stata una delle primissime iniziative che ho assunto appena mi sono insediata – spiega il procuratore – ed è semplicissimo chiedere aiuto allo Stato anche tramite un click dal proprio smartphone, in ogni momento ed ovunque ci si trovi. La Procura ha istituito un indirizzo mail che verrà a breve inserito nel sito istituzionale della Procura stessa e che ha sia nel nome che nel dominio l’essenza dell’efficacia: tumeriti.procura.larino@giustizia.it. Una delle grandi novità del link, infatti, è la possibilità di poter effettuare segnalazioni, anche in maniera del tutto autonoma, proprio a garanzia di quell’integrità e di quella segretezza che aiutano la vittima (o il cittadino che segnala) ad attivare l’intervento dello Stato”.
L’Arma invece, dal suo canto, ha attivo l’applicativo interforze “Scudo”, che consente di evidenziare i precedenti interventi degli equipaggi nei confronti di vittime di lite, o violenza, anche nei casi in cui non sia stata proposta denuncia o querela. “Abbiamo incrementato gli sforzi per contrastare la violenza di genere in ogni ambito, come ad esempio l’inaugurazione, proprio a giugno scorso, di Una stanza tutta per sé presso il Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso”, evidenzia il Colonnello Luigi Dellegrazie, comandante provinciale dell’Arma.
Presso ogni Compagnia dei Carabinieri di Campobasso è presente personale specializzato per la raccolta di denunce di violenza di genere, che ha frequentato corsi qualificati ed è in continuo aggiornamento dal punto di vista legislativo in tale settore.