Il superbonus per il Molise ha rappresentato una boccata di ossigeno per il settore delle costruzioni, alle prese da sempre con una crisi che sembra essere diventata strutturale. E nonostante sul provvedimento sia in atto un duro scontro politico, la Filca Cisl Abruzzo-Molise ha sottolineato come nella nostra regione abbia portato benefici, in termini di fatturato e di ore lavorate. A livello nazionale, ricorda il sindacato, il settore delle costruzioni è cresciuto del 16%, con un incremento di 400 mila posti di lavoro. In Molise i valori che misurano il settore, hanno registrato aumenti che vanno dal 19% al 75% tra il 2020, anno di avvio del superbonus, ed il 2022, fra i più alti in Italia in termini percentuali.
Il fatturato del settore, ha avuto un incremento di 22 milioni di euro, passando da 30 a 53 milioni, segnando un +75%.
Per quanto riguarda i lavoratori, si è passati da 4329 a 5954, con un incremento di 1625 unità pari ad un +38%. Il numero delle imprese edili è passato da 944 a 1126, con un incremento di 182 unità pari ad un +19%.
“E’ evidente quanto il superbonus 110 abbia inciso positivamente sul settore delle costruzioni – ha sottolineato la Filca Cisl – ma è altrettanto emblematico come tale dispositivo, privo di regole, non abbia colto lo scopo per il quale era stato ideato: il recupero del patrimonio urbanistico vetusto del nostro paese. In Molise, gli edifici che hanno meno beneficiato degli interventi del superbonus, sono stati quelli più fragili in termini di sicurezza sismica e sostenibilità energetica e sociale, ossia i condomini periferici, le case popolari ad alta densità abitativa e le abitazioni plurifamiliari più datate. Senza aver definito priorità nell’accesso al superbonus, i condomini, i quartieri popolari, le aree periferiche, sono state marginalmente interessate dal recupero e rigenerazione urbana, a differenza delle abitazioni unifamiliari. Infatti in Molise solo il 15% degli interventi hanno riguardato i condomini, mentre il 63% ha riguardato edifici unifamiliari ed il 22% unità immobiliari indipendenti.
Per la Filca Cisl gli incentivi legati al superbonus devono diventare strutturali in modo da permettere alle imprese di programmare gli interventi e di realizzare un lavoro di qualità.