Capracotta si prepara a commemorare due tragici eventi: l’eccidio dei fratelli Fiadino e la distruzione del centro abitato. Ottanta anni dopo le due tragedie, Prefettura di Isernia e Amministrazione comunale hanno promosso una giornata di studi in tema. Si terrà il 4 novembre 2023, alle ore 16.00, presso la Sala Convegni dell’Hotel Montecampo, sita in località Santa Lucia a Capracotta.
Il 4 novembre del 1943 avvenne, infatti, l’eccidio dei fratelli Fiadino, fucilati dagli invasori tedeschi per aver ospitato soldati dell’esercito alleato in fuga dai campi di prigionia di Sulmona, dopo l’8 settembre.
La distruzione del centro abitato avvenne, invece, tra il 7 e il 12 novembre del 1943, sempre ad opera dei tedeschi, in ritirata. Furono, quelli, i giorni più tristi della storia capracottese.
La giornata di studi punta dunque a commemorare degnamente, con una riflessione di spessore scientifico, quei tragici giorni.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Capracotta, Candido Paglione, del presidente della Provincia di Isernia, Alfredo Ricci e del Prefetto di Isernia, Franca Tancredi, vi sarà l’introduzione, “La guerra nel Mezzogiorno nell’autunno-inverno del 1943” a cura del prof. Giovanni Cerchia, storico dell’Università degli Studi del Molise. Previste relazioni di Giuseppe Iglieri, Costantino di Sante, Alessia Latessa e Sara Ziruolo, tutti storici impegnati a vario titolo nell’Università del Molise e, a seguire, la presentazione del libro “L’eccidio dei Fratelli Fiadino” di Eleonora Di Nucci. Dopo le riflessioni di Vincenzino Di Nardo, le conclusioni saranno affidate al prof. Giuseppe Pardini, storico già Unimol ed ora in forze all’Università “Vanvitelli”.
Coordinatore del dibattito, il prof. Fabio Serricchio, anche lui dell’Università del Molise.
“Si tratta” sottolinea il sindaco Paglione che da mesi lavora all’organizzazione dell’evento, “di un momento che abbiamo fortemente voluto perché sappiamo bene che solo coltivando la memoria possiamo dare il nostro contributo alla conoscenza, unico antidoto a modi di pensare e di fare che pensavamo archiviati e che invece non sono sconfitti. Ma sappiamo anche che la memoria – sia pure tragica – è uno degli elementi in grado di tenere coesa e viva una comunità, quale quella che da anni mi onoro di rappresentare, che proprio grazie alla coesione ha saputo superare momenti drammatici”.
Prima del convegno, alle 15.00, è prevista la cerimonia di deposizione delle corone davanti alle lapidi che ricordano i caduti della Grande Guerra e, in località Sotto al Monte, nel luogo dove avvenne la barbara fucilazione dei F.lli Fiadino. Sarà scoperta, infine, una lapide che riporta l’esortazione di Papa Francesco, tratta dall’omelia pronunciata presso il Sacrario di Redipuglia, “La Guerra è una follia … mai più guerre”.