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mercoledì, Novembre 27, 2024

Ospedale di Agnone: “Anni di attesa, si passi dalle parole ai fatti”

AgnoneOspedale di Agnone: "Anni di attesa, si passi dalle parole ai fatti"

Anni di attesa per il potenziamento dei reparti, assenza di TAC in pronto soccorso e ed un reparto di dialisi alle prese con un impanto di osmosi ormai vetusto, che andrebbe sostituito con uno più moderno di biosmosi. All’ospedale ‘San Francesco Caracciolo’ di Agnone si attendono ancora le tecnologie avanzate e il personale previsto dallo status di ‘ospedale di area particolarmente disagiata’. La denuncia è del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Andrea Greco, che incalza il governo regionale affinché “passi dalle parole ai fatti”.

Per Greco il discorso vale anche per le sale operatorie – costate migliaia di euro – con professionisti in forza al ‘Caracciolo’ che non aspettano altro di poter effettuare interventi in day surgery e week surgery. Una circostanza, quella di non riaprire le sale e far lavorare i medici presenti, incomprensibile per l’esponente regionale del partito Pentastellato. “Una circostanza, quella di non riaprire le sale e far lavorare i medici presenti, incomprensibile, in particolare se si valutano le lunghissime liste d’attesa che il ‘Caracciolo’ potrebbe iniziare a smaltire immediatamente con sedute settimanali programmate. Così da un lato si recupererebbe una importante fetta di mobilità passiva, dall’altro si darebbe risposta a moltissimi cittadini molisani e abruzzesi che da sempre si servono del presidio” dichiara Greco.
“Non da ultimi le vicende che riguardano l’assenza del pediatra di base, figura imprescindibile per il raggiungimento dei Lea, e quella del laboratorio Analisi, il quale, malgrado il declassamento funge da unico punto di riferimento per l’intera area della diocesi di Trivento, oltre a fornire risposte immediate ai pazienti ricoverati – aggiunge – Per queste ragioni che rappresentano una battaglia di civiltà, prima ancora di quanto sancito dalla Costituzione (articolo 32), ho chiesto al presidente della giunta regionale Francesco Roberti e all’assessore delegato Michele Iorio, che si passi dalle parole ai fatti, ovvero conoscere i tempi di messa a punto delle criticità appena descritte”.

Poi Greco incalza: “L’Alto Molise merita di conoscere i tempi entro i quali questi interventi urgenti troveranno applicazione. In estrema sintesi quando arriverà la Tac attesa da oltre cinque anni? Quando verranno riaperte le sale operatorie? Quando sarà operativo in maniera funzionale il laboratorio Analisi, quando verrà ripristinato il pediatra e quando il reparto di Dialisi verrà messo in condizioni di funzionare al meglio? L’ospedale di Agnone deve essere visto come una risorsa e non come una ‘palla al piede’ della sanità pubblica. Per ottemperare a ciò occorrono misure repentine, investimenti, apparecchiature e personale. La lotta alla desertificazione si combatte offrendo servizi, altrimenti si fanno solo chiacchiere di cui sinceramente i residenti delle aree interne hanno, a giusta ragione, le scatole piene”.

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