Il Comune di Campobasso dovrà versare ad una famiglia 25 mila euro a titolo di risarcimento del danno e pagare le spese legali per un importo di 6 mila 600 euro. E’ quanto stabilisce la sentenza emessa dai giudice monocratico del tribunale civile del capoluogo, Rossella Casillo, nei confronti dell’amministrazione comunale, citata in giudizio da un nucleo familiare residente in viale del Castello. Alla base del contendere, il posizionamento di un’isola ecologica per la raccolta differenziata, proprio di fronte alle finestre dell’abitazione della famiglia. Tutto questo, secondo la tesi degli avvocati Marco Angiolillo e Donatina Pulcino, legali dei ricorrenti, provocava l’emissione fastidiosa ed illecita di odori sgradevoli, fumi oltre a rumori durante la raccolta dei rifiuti. Una situazione divenuta insostenibile, denunciata più volte ma senza che venisse posto rimedio. Da qui la decisione di intentare causa al Comune, denunciando il danno biologico, quello esistenziale per l’impossibilità di un normale svolgimento della vita quotidiana e patrimoniale per il dimezzamento del valore dell’abitazione. Il tutto quantificato in 116 mila euro. I giudici, pur riconoscendo l’illeicità delle immissioni, ha ridotto sensibilmente l’importo, rispetto alla richiesta presentata dalla parte lesa. Nel frattempo l’isola ecologica è stata rimossa e tutto è tornato come prima, con la famiglia che ha raggiunto il suo scopo, a termine della battaglia legale portata avanti con tenacia dai suoi avvocati.