Fatti gravi, da cui viene fuori crudeltà e scarsa sensibilità da parte degli autori del gesto. Non il primo che si consuma sul territorio della provincia di Isernia ai danni di animali indifesi, ma le indagini si muoveranno a 360 gradi per inchiodare i responsabili dell’avvelenamento di oltre trenta cani nella tartufaia di San Pietro Avellana. Ad assicurarlo è il procuratore capo di Isernia Carlo Fucci, il quale commenta con rammarico quanto avvenuto ancora una volta sul territorio.
Le indagini sono in fase embrionale, ma le ipotesi di reato al momento sono gravissime e vanno dall’avvelenamento di prodotti alimentari al maltrattamento con uccisione di animali. Il procuratore Fucci lancia un appello ai cittadini.
Ma la Procura di Isernia intende scavare a fondo: nessuno scenario viene tralasciato dagli inquirenti, nemmeno quello di una faida per accaparrarsi le migliori tartufaie al confine con l’Abruzzo.