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martedì, Novembre 26, 2024

Bando del Ministero degli Affari Esteri, il Comune di Salcito candida il progetto “Il fuoco delle radici”

AttualitàBando del Ministero degli Affari Esteri, il Comune di Salcito candida il progetto “Il fuoco delle radici”

Bando del Ministero degli Affari Esteri, il Comune di Salcito capofila del progetto “Il fuoco delle radici”. L’amministrazione comunale di Salcito capofila, assieme a quella di Oratino, ha risposto al bando del Ministero degli Affari Esteri per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo da attuare in occasione del “2024 – anno delle radici italiane”. Il primo cittadino Giovani Galli si dice soddisfatto del lavoro svolto, “assieme al Comune di Oratino abbiamo pianificato la proposta progettuale – riferisce Galli – siamo consapevoli che il tutto è stato realizzato con particolare perizia e rappresenta a pieno la nostra comunità. Siamo fiduciosi nel responso – conclude il sindaco Galli –  una opportunità per il rilancio delle nostre comunità”. La proposta progettuale “Il fuoco delle radici” – si riporta nell’elaborato – intende valorizzare la tradizionale manifestazione della Farchia, la quale consiste nell’accensione di una grande torcia composta da canne secche e ginestre, legate tra loro con spago e fil di ferro, raccolte e asciutte d’estate così da permettere un’agevole combustione. Il rito delle Farchie viene svolto la vigilia di Natale, momento in cui le torce di canne secche, una volta accese, vengono recate tradizionalmente, di porta in porta. Familiari e amici, peregrinando, si alternano al sostegno della “vesazza”, una borsa di cotone grezzo o canapa composta da due ampie sacche collegate tra loro così che poteva essere calzata dagli antichi viandanti a spalla o a tracolla durante i trasferimenti per le normali attività contadine o lungo i tratturi durante la transumanza. Un giro itinerante, legato alla teoria del dono: dare un omaggio e ricevere e ricambiare l’anno successivo, un ciclo che non si interrompe mai. Questa tradizione vive, all’interno del comune di Salcito, dalla fine dell’800. Ad oggi, sono sempre meno i cittadini che riescono nella costruzione e accensione della Farchia, considerata un vero e proprio pilastro della tradizione salcitana. Il progetto mira, dunque, a valorizzare e ad ampliare la conoscenza di questa tradizione, riproponendo la famosa manifestazione della vigilia di Natale anche in estate, periodo di ritorno dei flussi di emigranti nel proprio paese di origine. Dal secondo dopoguerra sono, infatti, numerosi i salcitani che hanno lasciato la propria terra per trasferirsi negli Stati Uniti e in Germania, per trovare fortuna. Il progetto “Il fuoco delle radici”, attraverso le attività previste, intende promuovere un senso di comunità negli emigranti, attraverso un laboratorio di costruzione della Farchia contestualmente al rito da riproporre il 16 agosto, in occasione della festività di San Rocco.

 

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