Lascerà per la prima volta la Basilicata. Materano di 66 anni, don Biagio Colaianni ha svolto tutto il sacerdozio nella sua regione. Ora è chiamato a guidare la diocesi di Campobasso e Bojano, sede metropolita che comprende 44 comuni dei quali 38 sono in provincia di Campobasso e 6 in quella di Isernia: tra questi c’è anche Castelpetroso, dove tra meno di un mese, il nuovo arcivescovo entrerà ufficialmente in possesso della sua carica.
E’ stato lui stesso, nel discorso finale a Matera, a sottolineare l’eredità complessa che lascia una figura come quella di Giancarlo Bregantini che ha guidato la diocesi per 15 anni.
Ma Biagio Colaianni ha subito conquistato tutti con i suoi modi diretti e le parole scandite da vero comunicatore, anche ringraziando Telemolise e gli altri media che hanno consentito anche a chi stava a casa di poter assistere alla cerimonia solenne dell’ordinazione.
Vengo a Campobasso, ha detto, anche per ricevere e non solo per dare. Voi, ha precisato rivolto ai fedeli, sarete responsabili di quello che sarò e che diventerò. Per questo ha chiesto la protezione alla Madonna di Lourdes e la preghiera dei diocesani di Campobasso e di Matera.
Aspettiamo con grande attesa l’arrivo di Colaianni in Molise, ha scritto il presidente Roberti in una lettera inviata al neo vescovo, sicuro che sarà accolto con un forte sentimento di gioia. Sono sicuro – ha aggiunto Roberti – che instaureremo dialogo, collaborazione, condivisione e sinergia per il nostro territorio e per i fedeli che attendono di accoglierla per diventare il loro pastore, la loro guida.
Abbiamo portato a Monsignor Colaianni, ha dichiarato la sindaca di Campobasso Paola Felice, il saluto dell’intera comunità cittadina. Il nuovo arcivescovo, ha aggiunto Paola Felice, saprà guidarci nel rendere Campobasso una città sempre più accogliente e solidale in cui nessuno deve sentirsi escluso e lasciato indietro.
Tantissimi i messaggi per il nuovo vescovo, che, dopo la cerimonia in programma a Castelpetroso il 9 marzo, comincerà il suo apostolato.