Il Movimento 5 stelle torna a chiedere alla Regione di costituirsi Parte civile.
Il catamarano Termoli Jet è ancora lì, fermo nel porto della città. Doveva collegare la costa molisana con la Croazia. Una spesa di otto milioni di euro di fondi pubblici destinati alla ripresa produttiva del Molise. La nave è stata acquistata nel 2005 dalla società Larivera proprio grazie al contributo concesso dalla Giunta regionale, ma per la Procura si è trattato di “un igiusto vantaggio patrimoniale” per le casse della ditta.
Il capo d’imputazione, riformulato dal pubblico ministero, Fabio Papa, è di truffa aggravata. Già prescritti, invece, l’abuso d’ufficio e il falso ideologico a carico dell’ex governatore Michele Iorio e degli allora assessori regionali Gianfranco Vitagliano, Filoteo Di Sandro, Antonio Chieffo, Michele Picciano, dell’attuale presidente della Provincia di Campobasso Rosario De Matteis, del dirigente regionale Domenico Pollice e degli imprenditori Giuseppe e Paolo Larivera.
Il giudice per le udienze preliminari, Margherita Cardona Albini, doveva decidere oggi per il nuovo rinvio a giudizio, ma l’udienza è stata rinviata al 22 luglio per un difetto di notifica al difensore di Domenico Pollice. I legali hanno rinunciato alla prescrizione per i venti giorni che separarano l’udienza di oggi da quella di fine luglio, anche se a fine ottobre il reato sarà comunque prescritto.
Ma la vicenda Termoli Jet anima anche il dibattito politico. Il Movimento 5 stelle ha chiesto alla Regione di costituirsi parte civile nel processo per il danno economico che sarebbe stato causato dall’acquisto della nave. Un appello lanciato oggi anche dalle aule del Tribunale di Campobasso da Andrea Greco, esponente dei ‘grillini’. Se Frattura non si cosituirà parte civile con la Regione, ha poi spiegato Greco, lo farà lo stesso Movimento 5 stelle. Nel frattempo, proprio il governatore Paolo Frattura sta meditando seriamente di costituirsi Parte civile e il processo per l’acquisto del Termoly Jet, dunque, potrebbe proseguire in sede civile.
