Salire sull’autobus che ogni giorno, da tanti anni, ti porta a lavorare alla Riveco piuttosto che alla FIAT. Salire sull’autobus, pagare euro su euro, l’abbonamento mensile e sentirsi dire dall’autista, che la corsa mattutina, quella che deve riportarti a casa, non c’è, l’ATM ha pensato bene di sopprimere una serie ulteriore, di corse utilizzate soprattutto dai lavoratori che fanno i turni nelle fabbriche del basso Molise. Questa la denuncia di alcuni di loro, che, ma non è una colpa, non sapevano di queste ulteriori novità che l’ATM ha messo in campo per contrastare la decisione dell’assessore Nagni, sul riordino degli autotrasporti in Molise. “Una situazione – ci dicono al telefono – che penalizza solo e solamente noi che facciamo i turni, in Regione, quelli che lavorano alle scrivanie e su comode poltrone, non sanno cosa significa fare un turno di notte in una catena di montaggio, piuttosto che a caricare e scaricare tubi, e poi la mattina devi metterti al volante per tornare a casa, e parliamo di tragitti che vanno da Termoli a Pietracatella, Sant’Elia a Pianisi e via dicendo, vi sembra possibile una cosa del genere?” Domanda che noi giriamo pari pari all’assessore competente e a chi, fino a oggi nulla diceva sulle corse degli autobus, una domanda che pretende risposte serie chiare e immediate, perché non è giusto che a pagare siano sempre i soliti noti, a fronte di chi guadagna soldoni in questo settore.
Trasporti, è caos per la soppressione di molte corse, la denuncia degli operai del basso Molise che domani non hanno la corsa per rientrare a casa
