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martedì, Novembre 26, 2024

Pulizia delle fontane storiche, l’associazione Centro storico Trivento per la Giornata mondiale dell’acqua

TriventoPulizia delle fontane storiche, l’associazione Centro storico Trivento per la Giornata mondiale dell’acqua

Pulizia delle fontane storiche, l’associazione Centro storico Trivento per la Giornata mondiale dell’acqua. Domani, sabato 23 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, è stata lanciata l’iniziativa denominata “Pulizia Fontane Storiche”, in due località, una a Trivento e l’altra a Salcito. Le due Amministrazioni comunali, in collaborazione con l’associazione Centro storico Trivento, Guardie ecologiche Congeav Trivento, Legambiente Molise, Pro loco Salcitana, hanno predisposto il seguente programma della giornata: ore 9.00, Trivento, presso Fonte Cisterna, dove è previsto l’intervento del prof. Angelo Sanzò sulle sorgenti e importanza dell’acqua, poi la pulizia della Fonte, in dialetto “la Citerna”, subito dopo è previsto un coffee break. Alle ore 11.00, Salcito, presso Fonte La Masseria, è previsto l’intervento dell’arch. Francesco Manfredi Selvaggi sulla storia della fontana, poi la pulizia dell’area picnic, a seguire degustazione piatti tipici molisani e argentini. “Non si tratta di un mero evento di manutenzione del verde, ma di scoperta o riscoperta di due fontane storiche – si riporta nel comunicato – di coinvolgimento di nuovi residenti, di contaminazioni gastronomiche, di socialità, con lo scopo di rinsaldare rapporti di amicizia tra due comuni contermini, anche in visita di prossimi eventi”. L’Associazione Centro Storico Trivento, ispirati dall’evento volto alla salvaguardia delle risorse naturali e dell’ambiente più in generale, propone la seguente poesia scritta dal maestro Angiolino Iavicoli: “L’Acqua di Trivento. Sembra che ti piaccia stare sottoterra acqua benedetta di Trivento. Perché sei dissetante e trasparente e pura come una fanciulla di campagna. Ma sei curiosa di sapere cosa si fa tra la gente su’, in paese. Ogni tanto, in un luogo, dove non c’è nessuno, tu, di nascosto, ti affacci, dai un’occhiatina e dici: “Come sono belle queste montagne verdi, questo cielo azzurro e questo venticello!” Tu per la gioia, non ti sai controllare più, saltelli un po’ in aria e ricadi giù per terra. Luccicante e fresca ti lasci accarezzare dai raggi del sole che tu non hai mai visto. – come è bella quella cosa che mi fa trasparente! Ho sentito dire che è il sole! No, no. E’ troppo bello, forse, lui è Dio! Come si sta bene all’aria aperta! Non voglio tornare più là sotto terra e rimanere nascosta”. Giunge un uomo, sudato e stanco, s’inginocchia. — No, no, vecchietto mio, non inginocchiarti io non sono Dio. Quello mi guarda e ride… Mi da’ un bacio. Si asciuga il sudore e se ne va. Mamma terra, io rimango qui, tra la gente, lavoratrice e brava. Poi voglio raccontare pure alle mie sorelle le bellezze di quassù e dire loro che devono uscire per vederle. Devono vedere Trivento! Poi possono andare dove vogliono. anche verso il fiume, per ritrovare il mare!”

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