Un corteo lungo, partecipato e toccante, quello del venerdì Santo ad Isernia, con la processione degli Incappucciati che come ogni anno riversa nella città migliaia di persone per strada.
La processione del Cristo Morto si è mossa, come da tradizione, dalla Chiesa di Santa Chiara nel tardo pomeriggio, trasformando il centro storico in una vera e propria piazza della Cristianità.
Un’atmosfera suggestiva e avvolta nel silenzio ha accompagnato il corteo, interrotta solo dai canti funebri recitati dai fedeli.
Ogni dettaglio è stato curato minuziosamente dalle diverse Confraternite distinguibili per il colore delle mozzette, mentre tutta l’organizzazione è stata curata dalla Confraternita del Santissimo Sacramento.
La presenza degli Incappucciati rende questa processione unica e di grande impatto. Fedeli con cappucci bianchi trasportano a piedi nudi le statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto, oltre ai busti degli Ecce Homo, le Croci Calvario e le Croci della Via Crucis.
Un rito che richiama molte persone dal Molise ma anche dalle regioni limitrofe e al quale, credenti e non, devono partecipare almeno una volta.
Di grande impatto scenico anche il Venerdi Santo ad Agnone, con la processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata portati a spalla dagli incappucciati, con la tunica nera a differenza di quella di Isernia, rappresentativa della congrega dei Morti della chiesa di Santa Croce, a cui la rubrica Viaggio in Molise ha dedicato un’intera puntata.