Una scena da guerra. Uno stabile devastato, con i pezzi scaraventati a decine di metri di distanza. Poteva provocare essere una strage l’esplosione causata da una banda di malviventi al bancomat di San Martino in Pensilis. La deflagrazione è stata talmente potente che l’edificio è stato dichiarato inagibile e ci vorranno settimane prima di poterlo riaprire. Il paese resta dunque per ora senza ufficio postale e Poste Italiane ha dovuto fronteggiare l’emergenza attivando uno sportello temporaneo presso la sede di Ururi. La postazione è interamente dedicata ai clienti della sede di San Martino in Pensilis, ed è abilitata a tutti servizi postali e finanziari, compresi quelli “radicati” come le operazioni sui libretti di risparmio e sui conti Bancoposta e il ritiro della corrispondenza non consegnata.
“Abbiamo dovuto adottare questa soluzione – spiegano i vertici locali di Poste – per garantire la continuità dei servizi. Contestualmente abbiamo già predisposto i sopralluoghi tecnici per la valutazione degli ingenti danni e le conseguenti attività finalizzate all’esecuzione degli interventi di ristrutturazione necessari per la riapertura dell’ufficio”. Intanto vanno avanti le indagini dei carabinieri sul colpo. Indagini che si concentrano sull’auto utilizzata dai malviventi e sulle immagini delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. Si lavora anche per quantificare con precisione il bottino che ammonta comunque a diverse migliaia di euro.