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domenica, Dicembre 22, 2024

Gam, accordo con la Regione: cassa integrazione prorogata di un anno

EvidenzaGam, accordo con la Regione: cassa integrazione prorogata di un anno

A detta di tutte le parti, quello che serve, anzi è indispensabile, è una visione programmatica che superi l’emergenza.
La vicenda, arcinota e datata, è quella della Gestione Agroalimentare Molisana. A giugno, il 27 del mese, scade l’ultimo periodo di cassa integrazione destinata a 142 lavoratori. Fino ad oggi, infatti, solo 8 hanno aderito alla misura del sostegno al reddito e sono usciti dalla lista dei cassintegrati.
Il 10 maggio, la Gam e la Regione hanno sottoscritto un accordo per il ricollocamento dei lavoratori coinvolti in questa ultra decennale crisi aziendale.
La soluzione ponte, l’ennesima, è stata quella di prorogare di un altro anno la cassa integrazione straordinaria. Tuttavia è emerso che allo stato attuale l’azienda non potrà accedere ad alcun ammortizzatore sociale ma sussistono le condizioni per tutelare i lavoratori e sostenerli almeno per un altro anno grazie alle risorse proprie della Regione da destinare a tale scopo.


A disposizione ci sono cinque milioni di euro, assegnati al Molise che ne aveva fatto richiesta dal Ministero. Una somma che consente di fronteggiare anche questa emergenza.
Ma l’obiettivo dichiarato e sul quale il Governo regionale intende accelerare riguarda le azioni da attuare per mettere realmente in sicurezza i lavoratori offrendo una prospettiva occupazionale che si traduca anche in opportunità di rilancio per il tessuto economico.
Vogliamo e abbiamo il dovere – ha dichiarato l’assessore al lavoro Gianluca Cefaratti – di mettere in campo tutte le azioni utili a contrastare l’impatto che la crisi aziendale ha ancora sul territorio così da agevolare – ha aggiunto – un rapido reinserimento professionale anche in una prospettiva di auto imprenditorialità L’aggiornamento delle competenze già possedute o l’acquisizione di nuove, richieste dal mercato, consentirà di ridurre sia il rischio di non essere competitivi sul piano professionale sia la conseguente esclusione sociale favorendo, invece, il reinserimento lavorativo attraverso la ricerca attiva di nuova occupazione oppure l’avvio di un percorso di imprenditorialità.

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