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lunedì, Novembre 25, 2024

Inaugurata a Trivento la sede del progetto “Giovani dentro”, un polo strutturale con servizi per e con gli anziani

TriventoInaugurata a Trivento la sede del progetto “Giovani dentro”, un polo strutturale con servizi per e con gli anziani

Inaugurata a Trivento la sede del progetto “Giovani dentro”, un polo strutturale con servizi per e con gli anziani. Nella mattinata di oggi, 1 giugno 2024, presso l’ex sede comunale di via Torretta, è stato dato il via ai servizi aggregativi per e con gli anziani, servizi di assistenza domiciliare agli anziani, infermiere di comunità e ostetrica di comunità. Servizi programmati nel progetto “Giovani dentro” e finanziati con i fondi del PNRR, di circa 1 milione di euro. L’Amministrazione comunale di Trivento, capofila del progetto, rappresentata dal sindaco Pasquale Corallo e dall’assessore alle Politiche sociali, il vicesindaco Sandra Stinziani, hanno presentato ai numerosi intervenuti le nuove opportunità per Trivento e per il territorio, “con grande soddisfazione inauguriamo questi importanti e nuovi servizi – ha riferito il sindaco Pasquale Corallo – un lavoro di squadra, che oggi si concretizza e che offre servizi e nuove opportunità per gli utenti, per gli operatori, per la Città intera”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’Assessore al ramo, Sandra Stinziani, “che era stato fatto un ottimo lavoro lo avevamo inteso – ha detto Stinziani – ma le tantissime richieste di servizio pervenute dopo la pubblicazione dell’avviso, ci ha dato una ulteriore conferma. Siamo andati a colmare un grosso vuoto, che la cittadinanza attendeva da sempre”. Il progetto di circa 1 milione di euro, 600 mila euro per i servizi, 400 mila euro per il completamento della struttura a Colle san Giovanni, ex uffici del Giudice di Pace, sede ufficiale del progetto, prevede servizi di carattere sociosanitario, dalle attività di aggregazione alle consulenze sanitarie, con figure essenziali che vanno ad affiancare il medico e l’amministratore pubblico. Parliamo dell’infermiere di comunità, dell’ostetrica, degli animatori, del fisioterapista, dell’assistente sociale, dello psicologo e di tutte quei professionisti che possono fornire risposte importanti se non essenziali nella quotidianità. I servizi, ora collocati nella struttura del vecchio comune, potranno essere raggiunti dalle persone in maniera autonoma o con appositi mezzi di trasporto messi a disposizione dal progetto stesso. Ma il sostegno sarà anche a domicilio, con un occhio particolare rivolto alle persone che, per un motivo o per l’altro, si trovano in una condizione di fragilità. Previsti interventi di domotica, telecontrollo e telesoccorso. Il target del progetto, i beneficiari, sono le persone di una certa età, ma data l’importanza dell’interazione tra generazioni, molto presente nelle attività in programma, coinvolgerà tutte le fasce d’età.

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