Divieto di utilizzo dell’acqua potabile per usi impropri fino al 30 settembre, c’è l’ordinanza del sindaco di Trivento Luigi Pavone. Dato atto che le mutazioni climatiche registrate negli ultimi anni impongono la necessità di incentivare ed adottare comportamenti corretti per un utilizzo più consapevole dell’acqua potabile – si riporta nell’atto sindacale – richiamata la nota di Molise Acque del 17/06/2024, prot. n. 7675, con la quale si comunica a causa di un calo nell’erogazione delle sorgenti profonde e superficiali l’Azienda dal 19/06/2024 effettuerà opportune regolazioni al fine di limitare lo svuotamento dei serbatoi e delle condotte loro gestite invitando le amministrazioni comunali ad adottare provvedimenti per favorire il rialzo dei livelli idrici nei serbatoi; considerato che: o un uso improprio delle riserve idriche potrebbe determinare l’esaurimento delle risorse disponibili e dunque disagi alla popolazione a causa della limitazione e/o privazione di un bene primario; o con l’innalzamento delle temperature già in atto, si registra un notevole aumento del consumo di acqua potabile; Atteso che su tutto il territorio comunale sono stati installati dei misuratori dell’acqua in uscita dai serbatoi per il monitoraggio dei consumi; Ravvisata la necessità di adottare provvedimenti per la limitazione dell’uso di acqua potabile sull’intero territorio comunale e di predisporre un efficace sistema di controllo del loro rispetto per prevenire e sanzionare ogni comportamento che violi il divieto assoluto di uso improprio delle risorsa idropotabile al fine di garantire una soddisfacente erogazione a tutte le utenze per gli usi igienico-sanitari e domestici; Ordina il divieto, con decorrenza immediata e fino al 30 settembre 2024, di qualunque utilizzo per uso diverso da quello potabile ed igienico, dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto in tutto il territorio comunale, ed in particolare è vietato: irrigare orti e giardini privati, lavare automezzi e fosse biologiche, riempire piscine, alimentare fontane private, manovrare saracinesche e chiavi d’arresto senza l’autorizzazione dell’Ente, ogni altro uso estraneo alle norme del contratto di erogazione dell’acqua potabile ad uso domestico. In deroga, Qualora per motivi di pubblico interesse o per il mantenimento di beni pubblici quali giardini, aiuole, siepi, viali e piazze alberati e fioriere, oltre che per improrogabili ed inderogabili esigenze, si debba far uso dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto, il personale dipendente del Comune o ditte esterne appositamente incaricate, possono farne uso sia per garantire le buona conduzione del bene, che in caso contrario potrebbe danneggiarsi irrimediabilmente, sia per altro scopo che rivesta carattere di urgenza e necessità. Avverte i contravventori saranno puniti con la sanzione amministrativa da € 25,00 ad € 500,00 prevista dall’art. 7 bis, comma 1 del D.Lgs 18/08/2000 n. 267. Da mandato alla Polizia Municipale, alle Stazioni Carabinieri e Carabinieri Forestali di Trivento circa il controllo della esatta osservanza del presente provvedimento.