Un atto dovuto, quello dell’iscrizione sul registro degli indagati di quattro persone che, a vario titolo, lavorano nella casa di riposto di Ripalimosani.
Le indagini sulla morte dell’anziano di 84 anni caduto nel vuoto dal terzo piano dello stabile sono state affidate alla Squadra Mobile di Campobasso. Bisogna capire se si sia trattato di un gesto volontario oppure se dietro ci sia dell’altro.
Intanto, l’autopsia disposta dal sostituto Francesco Santosuosso, potrà dare qualche risposta in più agli interrogativi che sono ancora aperti. A cominciare dai traumi riportati dalla vittima, che dovranno essere compatibili oppure no con la caduta dal terzo piano dell’edificio.
Si muoveva con l’aiuto di un bastone, l’84enne ospite della struttura e comunque camminava a fatica.
Come ogni sera, hanno raccontato gli operatori già ascoltati dagli agenti della Mobile, l’anziano era stato riaccompagnato nella sua camera, dopo cena e le attività consuete. Niente di diverso dal solito, hanno riferito.
Sentiti anche i famigliari della vittima, che ovviamente vogliono che tutte le ombre su questa tragedia vengano diradate, per eliminare dal terreno ogni sospetto. Tra le ipotesi su cui indaga la procura c’è anche l’omicidio colposo, ma anche questo, almeno al momento, viene giudicato un fatto tecnico per consentire lo svolgimento degli esami irripetibili.
Domani potrebbero arrivare le prime risposte chiarificatrici.