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venerdì, Ottobre 18, 2024

Il fotografo professionista Gabriele Croppi a Trivento per immortalare il paese nella rivista storica “Bell’Italia,  alla scoperta del paese più bello del mondo”

TriventoIl fotografo professionista Gabriele Croppi a Trivento per immortalare il paese nella rivista storica “Bell’Italia,  alla scoperta del paese più bello del mondo”

Il fotografo professionista Gabriele Croppi a Trivento per immortalare il paese nella rivista storica “Bell’Italia,  alla scoperta del paese più bello del mondo”. Nella mattinata di ieri, 17 luglio 2024, il fotografo ossolano Gabriele Croppi ha fatto tappa a Trivento, proveniente dalla Puglia e in viaggio per l’Abruzzo. Croppi, famoso ed apprezzato fotografo della rivista “Bell’Italia” (dedicata alle località e alle bellezze turistiche, paesaggistiche e turistiche d’Italia, fondata nel 1986 dall’editore Giorgio Mondadori e dal 1999 parte del Gruppo Cairo Editore), è anche autore di raffinati progetti in bianco e nero sulla Metafisica del paesaggio urbano e insegnante di Fotografia dei Beni Culturali. Gabriele Croppi è rimasto letteralmente affascinato dal centro storico di Trivento, con visita d’obbligo alla Cripta di San Casto, al termine della scalinata monumentale. “Sono rimasto particolarmente colpito dal centro storico, dalla Cattedrale di Trivento con la sua cripta direi unica per diversi aspetti –  ha commentato a margine della visita Gabriele Croppi – oltre al profilo artistico molto elevato e ricco di storia, ho incontrato una comunità cordiale con valori forti, dove il tempo sembra essersi piacevolmente fermato. Questo aspetto, anche se in controtendenza, conferisce un aspetto di integrità e naturalezza, sempre più difficile da trovare. Con queste mie foto racconterò la Valle del Trigno in alcune pagine sulla rivista Bell’Italia, partendo dal mare e fino all’entroterra. Lascio Trivento – ha concluso Croppi – ringraziando tutti coloro che si sono messi a disposizione per questo mio lavoro, in particolare i parroci don Beniamino Ciolfi e don Antonio Mascia, prezioso è stato il contributo del giornalista nonché appassionato d’arte e di storia, Vittorio Scarano”.

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