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domenica, Novembre 24, 2024

Calcio, Eccellenza, la Turris non si iscrive al campionato. L’amaro sfogo del presidente Pasquale Marino

EvidenzaCalcio, Eccellenza, la Turris non si iscrive al campionato. L'amaro sfogo del presidente Pasquale Marino

La Turris non prenderà parte al campionato di Eccellenza. Viste le problematiche riscontrate sia sul fronte delle strutture che su quello economico, con pochi aiuti ricevuti e nessun nuovo sostegno all’orizzonte, la società del presidente Marino ha riconsegnato il titolo sportivo al sindaco lo scorso 22 luglio. Da allora nessuna novità. Con la scadenza delle iscrizioni fissata a dopodomani, è evidente che il calcio a Santa Croce di Magliano è di fatto scomparso.

Sul profilo facebook del presidente Pasquale Marino l’amaro sfogo. “Siamo giunti alla fine di questo percorso che per noi è durato tantissimo – si legge – È stato un percorso carico di emozioni e di grandi soddisfazioni. Dal campo abbiamo riportato in alto il nome di un paese che mancava dalle cronache sportive da molti anni. Due campionati vinti e una semifinale di coppa Italia dilettanti hanno riportato la Turris nel posto che gli spettava di diritto, seguendo un percorso di crescita simbiotica tra società e gruppo squadra. Avevamo tanto altro in mente, riaggregare un settore giovanile andato in pezzi, ricreare un sistema non solo sportivo, ma sociale, spinti dalle parole e dall’operato di Mandela, che ci ha ispirato a cercare di dare sempre più spazio ai ragazzi del nostro paese e del circondario. Si era ricreato entusiasmo e aggregazione, che man mano sono poi scemate con l’inizio dei lavori al comunale Vincenzo Cosco. Un campo che porta un nome pesante per questa comunità, è stato purtroppo abbandonato a sé stesso, con promesse da marinaio fatte da chi doveva garantire il giusto percorso dei lavori proprio per l’ideale simbolico che la squadra aveva ripreso. Ma così non è stato, il campo si è trasformato nella nuova fabbrica di San Pietro. A quasi 4 anni dall’inizio dei lavori è ancora lì “buttato” come un rudere qualunque, in barba al nome che porta e all’ideale che trasmetteva. Siamo stati rispettati ovunque in giro per il Molise e fuori, per la nostra tenacia e per quel fuoco che ardeva incessante negli occhi di chi ha provato a riportare la gloria e a riunire un paese, ma così non è potuto essere e dunque, dopo circa 10 anni di questo nuovo percorso, la Turris smetterà di esistere di nuovo, grazie all’apatia ed alla miopia anche e soprattutto di chi ci amministra. Ad oggi, infatti, non abbiamo ricevuto nessuna risposta dal primo cittadino, il quale ha evitato anche di indire delle riunioni per tentare di rimodulare al meglio la società e spostare qualche capitale in modo da poter ripartire e continuare sulla strada da noi tracciata. La Turris a noi ci è costata molto, di tempo, di soldi e di lavoro, e chi ha fatto calcio sa. Sa che in 3 o 4 persone non si può, ma noi lo abbiamo fatto lo stesso! Comunque sia, ringraziamo tutti quelli che ci hanno supportato negli anni, con donazioni e sponsor. Abbiamo visto due facce di Santa Croce, chi vuole sopravvivere e chi vuole scomparire. È chiaro che chi ha deciso di farci sparire fa parte della faccia di chi vuole scomparire”.

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