Tre morti sulle strade molisane in pochi giorni con un numero di feriti in crescita sono un
tributo di sangue sempre più pesante ed insopportabile. Così Aldo Di Giacomo, presidente
dell’Associazione Cultura e Solidarietà, che da sempre si batte per la sicurezza stradale. Il
traffico automobilistico più intenso in questo periodo feriale – aggiunge – non è in alcun
modo un alibi tenuto conto che nello scorso anno in Molise i morti sulle strade sono stati
16, due in più rispetto al precedente anno e alcune decine i feriti, in alcuni casi con gravi
conseguenze. È il mondo della politica che deve interrogarsi su cosa non è stato fatto per
rendere le nostre strade più sicure e cosa si può e si deve fare. È innegabile che le strade
che abbiamo in Molise non danno certo sicurezza soprattutto quando si viaggia su arterie
di lunga percorrenza a due sole corsie – su tutte le statali Trignina e Bifernina – dove è
pressoché impossibile operare sorpassi. Ci sono però strumenti, sistemi, progetti per
ridurre il numero di incidenti stradali ed incrementare gli standard di sicurezza per gli
utenti della strada, tra i quali gli autovelox che scoraggiano la velocità. In proposito il
Molise è l’ultima regione d’Italia per numero di autovelox in rapporto alle auto
immatricolate. Tra i comportamenti errati alla guida si confermano come più frequenti la
distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. I tre gruppi
costituiscono complessivamente il 36,5% dei casi di incidente.
Ma – continua Di Giacomo – non ci sono progetti di Anas, Regione, Province per interventi
nei tratti stradali più pericolosi che hanno registrano il numero maggiore di incidenti. È ora
di finirla con il conto delle vittime mentre negli ambienti politici ed istituzionali della
regione si scrollano le spalle sino a considerarlo un problema “inevitabile”. Gli utenti
automobilisti devono far sentire più forte la protesta.